Maira è una bambina che ieri ha scritto una lettera a Conte, come Tommaso, ma per motivi molto diversi. Poi la madre ci ha inviato una email per spiegare la situazione. L’obiettivo è quello di attirare l’attenzione sul caso. Pubblichiamo prima l’email della madre, poi la lettera di Maira.
L’email della madre
Maira ha 6 anni compiuti e dal 2017 è seguita da un otorinolaringoiatra. A marzo di quest’anno una visita approfondita ha evidenziato un peggioramento.
La bambina è stata messa in lista d’attesa per una bonifica chirurgica con diagnosi di adenoidi ipertrofiche di grado 3 con deviazione del setto nasale, tonsille extraveliche di grado 3 e palato ogivale.
Nonostante la terapia di tre mesi di antibiotico e cortisone con aerosol, Maira ha apnee notturne sempre più frequenti e ha avuto due episodi di disfagia in cui si è reso necessario eseguire la manovra di Heimlich.
Preoccupati abbiamo deciso di portarla a fare un’ulteriore visita all’ospedale Buzzi di Milano dove hanno diagnosticato un peggioramento dell’ipertrofia delle adenoidi che era passata dal terzo al quarto grado.
Adesso Maira è stata inserita in lista d’attesa con priorità A (30 giorni) ma ci hanno informati che l’attesa, in realtà, supera l’anno.
Il problema è che mia figlia dopo i due episodi di soffocamento ha un blocco psicologico e rifiuta ogni forma di cibo, accettando solo acqua.
Domani abbiamo una visita in urgenza e la mia speranza è che il caso di mia figlia, dato il peggioramento clinico e il rifiuto dell’alimentazione, sia inserito nei casi gravi per poter entrare in sala operatoria.
Se così non dovesse essere ci vedremo costretti a muoverci con le maniere forti. Per prima cosa pretenderemo che sia messo nero su bianco che quello di Maira non è un caso urgente. Non escludiamo di incatenarci davanti l’ospedale finché non ci venga comunicata per iscritto una data certa.
Siamo preoccupati per lo stato di salute di nostra figlia soprattutto perché sappiamo che con molta probabilità ci chiuderanno la porta in faccia.
Se costretti ci rivolgeremo a una clinica privata nonostante nella nostra famiglia lavori solo il papà ma per i figli si fa di tutto. Spero vivamente di sbagliarmi e non rimanere delusa dal fatto che solo chi ha i soldi si può curare.
Portiamo un enorme rispetto per chi combatte la Covid o per chi è deceduto per questa malattia ma non si può fermare un’intera nazione.
Non è plausibile che una bambina di 6 anni non possa condurre una vita normale a causa di questa situazione e oggi ho pensato di scrivere anch’io una lettera a Conte da parte di mia figlia Maira.
Bambina scrive una lettera a Conte ma non per Babbo Natale
Egregio Presidente Conte,
mi chiamo Maira P. ho 6 anni e abito a Venegono Superiore in provincia di Varese. Anche io, come il bimbo che le ha scritto qualche giorno fa, rispetto tutte le disposizioni impartiteci e igienizzo le manine ma ho un problema ben più grave.
Sono in lista d’attesa all’ospedale di Varese da marzo 2020 e all’ospedale Buzzi di Milano da novembre 2020 con priorità A (quindi a 30 giorni) per adenotonsillectomia di grado 4.
Questa situazione mi sta creando notevoli problemi. Ho apnee notturne sempre più frequenti, rischio di soffocare quando ingerisco cibo e i miei genitori hanno dovuto eseguire nell’arco di un mese la manovra di Heimlich per ben due volte.
Questo ha comportato un mio rifiuto psicologico e totale nei confronti del cibo per paura di soffocare.
A oggi sono quattro giorni che non ingerisco nulla se non acqua. Mamma e papà sono molto preoccupati perché le sale operatorie danno priorità ai casi gravissimi ma non ho ancora trovato un medico che metta per iscritto che il mio caso non è grave.
Lo sa quale sarà l’ultima spiaggia per i miei genitori? Contattare una clinica privata e pagare per poter intervenire tempestivamente. So che loro per me farebbero qualsiasi cosa ma in casa lavora solo papà.
Chissà se darà peso anche alla mia mail. So che è impegnato e che la situazione negli ospedali, soprattutto della Lombardia, non è delle migliori. Magari però ha dei suggerimenti per farmi tornare a vivere normalmente.
Le auguro buon lavoro ed aspetto un consiglio da Lei. Grazie.
Maira P.