Entrato nel cuore di milioni di italiani per i suoi film, Lino Banfi torna a far parlare di sé dopo esser stato eletto rappresentante Unesco per l’Italia.
L’attore è anche soprannominato “nonno d’Italia” dopo aver interpretato nonno Libero nella fiction “Un medico in famiglia”.
In un’intervista rilasciata al Corriere, Lino parla del suo ruolo di nonno e dei meriti che dovrebbero avere gli ottantenni affermando scherzosamente: “I giovani fanno i master e noi vecchi ci facciamo il mazzer!”
Ti potrebbe interessare anche Walter Nudo e la sua grande lezione alla tv italiana: i migliori se ne vanno
Lino Banfi e l’impegno per i nipoti
Virginia e Piero sono i nomi dei nipoti di Banfi avuti dalla figlia Rosanna che hanno rispettivamente 26 e 21 anni.
Alla domanda sui vizi ai nipoti risponde: “Quando erano piccoli, un po’ sì, perché la responsabilità dell’educazione ce l’hanno i genitori. Più che viziarli, li ho sempre giustificati, andavo incontro ai loro bisogni, mi sforzavo di comprenderli”.
Quando erano piccoli Lino era impegnato con “Un medico in famiglia” e trascorreva molto tempo a Cinecittà, quindi quando stava con i nipoti cercava di essere per loro un appoggio, un riferimento.
Lino Banfi non nasconde l’orgoglio per i risultati ottenuti dai nipoti “Virginia è diventata una bravissima chef nella mia Orecchietteria e Pietro frequenta fisica nucleare all’università in Olanda“.
Aggiunge una battuta con il suo inconfondibile stile: “Sì, però i master universitari costano un botto, e pago io“.
Parla anche delle iniziative che vuole portare avanti come rappresentante dell’Unesco, tra queste c’è far diventare i nonni patrimonio dell’umanità.
Ma non si ferma qui Lino Banfi e incalza: “Il giorno dopo aver spento 80 candeline, che è già una bella fatica, non dovranno più pagare il treno, l’aereo… sconti speciali su hotel, cinema, teatri. Insomma, credo sia giusto che a quell’età le persone possano avere qualche privilegio e godersi la vita: lo meritano.”