Da alcuni anni l’Europa è interessata da diversi casi di listeriosi, un’infezione batterica che in alcuni casi può essere mortale.
La causa. La listeriosi è una malattia infettiva causata dal batterio Listeria monocytogenes molto diffuso nell’ambiente: si trova nell’acqua, nel suolo, nella vegetazione e nelle feci di alcuni animali.
Come si contrae. La malattia infettiva è classificata tra le tossinfezioni alimentari perché la trasmissione avviene in genere con alimenti contaminati.
Solitamente sono gli stabilimenti di produzione di alimenti che vengono contaminati generando vere e proprie epidemie.
Tra gli alimenti più a rischio troviamo: pesce e carne, verdure crude, latte non pastorizzato, cibi trasformati e preparati, insalate preconfezionate e pesce affumicato.
Sintomi. Generalmente i sintomi della listeriosi sono quelli di una gastroenterite: vomito e diarrea con febbre. Possono però esserci conseguenze più gravi come: endocardite, febbre alta, paralisi dei nervi cranici, perdita della funzionalità motoria, meningite, encefalite.
Trattamento. Nel caso i sintomi si limitassero a quelli di una gastroenterite, non c’è bisogno di trattamenti perché scompariranno da soli in poco tempo mentre nei casi più gravi è necessario il trattamento con antibiotici.
Quando diventa pericolosa o mortale. La listeriosi diventa pericolosa nel caso di neonati, persone anziane, immunodepressi e donne in gravidanza. In quest’ultimo caso il vero pericolo è per il feto che può subire gravi conseguenze, come: aborto, parto prematuro o listeriosi congenita.
Prevenzione della listeriosi
Sicuramente la strategia migliore per evitare il contagio da parte del batterio Listeria è la prevenzione e rispettare le basilari norme igieniche.
Il batterio che provoca la listeriosi cresce e si riproduce a temperature che vanno da 0 a 45 °C e tende a sopravvivere anche in ambienti salati e a basse temperature, quindi marinare o congelare i cibi non è sufficiente.
Per evitare il contagio è importante: lavare bene le mani e le posate, cuocere totalmente gli alimenti, lavare accuratamente gli alimenti consumati crudi, non riscaldare più volte gli alimenti, tenere separati gli alimenti crudi da quelli cotti.
Il caso dell’epidemia di listeriosi in Spagna. La Spagna negli ultimi giorni ha dichiarato un’emergenza mondiale per un’epidemia di listeriosi che conta già tre decessi e duecento casi accertati ma quelli sospetti sono cinquecento.
I contagi sono dovuti principalmente alla commercializzazione di carne “Mecha” della società Magrudis di Siviglia.
Il consiglio della Farnesina sul sito Viaggiare Sicuri: «Si consiglia di evitare il consumo del prodotto in questione e di applicare le norme di igiene previste per tutte le tossinfezioni alimentari: cottura completa dei cibi, lavaggio scrupoloso delle verdure prima dell’uso, separazione delle carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo. Qualora, durante o a seguito di un viaggio in Spagna, si manifestassero per più giorni i sintomi dell’infezione (diarrea, febbre, nausea, dolori muscolari) si raccomanda di rivolgersi ad una struttura medica e di richiedere la diagnosi di listeria attraverso le analisi del sangue».