Proseguono le voci per l’ennesimo cambio di proprietà del Milan. In foto Bernard Arnault proprietario del marchio Louis Vuitton che sembrerebbe essere interessato.
Ieri il giornalista Giulio Mola ha pubblicato sul quotidiano Il Giorno un articolo in cui riporta delle intenzioni, da parte del gruppo del lusso francese LVMH (proprietaria del marchio Louis Vuitton), di acquistare il Milan entro l’estate 2020.
Vengono anche riportate le cifre: la richiesta dell’attuale proprietà sarebbe di 1,2 miliardi di euro. Cifra destinata ad abbassarsi a causa dei pesanti rossi di bilancio della società rossonera. Si potrebbe concludere intorno ai 950 milioni. E sarebbe stata scelta la banca londinese Lazard come advisor.
Pare che Bernard Arnault, proprietario di LVMH, abbia intenzione di sbarcare a Milano e di usare il Milan e il calcio come ramo dell’industria dello sfarzo. Precedentemente il figlio Antoine aveva già smentito le voci attraverso un comunicato social: “Massimo interesse per il club ma non siamo interessati a investire”.
La smentita di LVMH
Anche questa volta la smentita è arrivata subito, senza possibilità di replica, da parte di un portavoce del gruppo: LVMH non ha “nessun interesse per il Milan”.
Il nodo della questione, riguardo sopratutto al valore della società, rimane sicuramente lo stadio. La costruzione di un nuovo impianto di proprietà aumenterebbe considerevolmente il valore del Milan.
Probabilmente una volta sciolti i nodi con il comune di Milano, la macchina per la cessione si rimetterà in moto. Si tratta di capire se con Arnault e LVMH oppure con qualche magnate. Nelle scorse settimane era emerso l’interesso da parte di Daniel Kretinsky, ma la cifra offerta pare essere stata troppo bassa.
Dal lato Milan invece tutto tace: non sono arrivate né repliche né tantomeno smentite. Che l’intenzione di Elliott sia quella di vendere alla maggior cifra possibile è ormai noto.
In questo momento di grande difficoltà sportiva e di problemi interni alla società, con i mal di pancia di Maldini e Boban, forse una smentita ufficiale sarebbe stata d’obbligo, per trasmettere a squadra e tifosi un po’ di sicurezza.