Luca Sacchi è morto. Non ce l’ha fatta il giovane di venticinque anni che mercoledì sera è stato aggredito assieme alla sua ragazza fuori dal John Cabot Pub.
Mercoledì sera, nella zona della Caffarella a Roma, Luca Sacchi, un ragazzo di venticinque anni, stava raggiungendo il John Cabot Pub in compagnia della sua fidanzata Anastasiya, una giovane di origini ucraine.
Mentre passeggiavano vengono raggiunti da due malviventi che, dopo aver colpito la ragazza alla testa, le hanno intimato di consegnare lo zaino. Lei non ha reagito ma il suo fidanzato sì.
Luca, d’istinto, ha tentato di riprendere lo zaino ma uno dei due aggressori ha estratto una pistola e gli ha sparato alla testa. Una scena terribile avvenuta davanti agli occhi della fidanzata.
Luca Sacchi non ce l’ha fatta
Gli spari sono stati sentiti anche dalle persone presenti nella zona mentre un proiettile ha colpito la vetrina del Pub, senza però ferire altre persone.
Quando arrivano i soccorsi, Luca viene trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni e sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico.
Ha lottato per diverse ore tra la vita e la morte ma non ce l’ha fatta: è morto nella tarda mattinata di oggi, giovedì 24 ottobre.
I due aggressori, almeno per ora, sono riusciti a farla franca ma i carabinieri di piazza Dante e il Nucleo Radiomobile di Roma stanno indagando per arrivare il prima possibile a una loro identificazione.
Adesso i due rapinatori dovranno rispondere anche di omicidio e non soltanto di rapina e lesioni. Secondo le prime informazioni i due aggressori avrebbero avuto un marcato accento romano.
Una vicenda assurda e che ci fa sentire inermi di fronte alla follia di alcuni malviventi disposti a tutto, anche a uccidere, per un misero bottino.
Probabilmente Luca non immaginava che i delinquenti avessero potuto reagire sparando e per questo ha tentato di riappropriarsi dello zaino della ragazza… e invece.