Caos nel Movimento Cinque Stelle, il 25% tra deputati e senatori non restituisce parte dello stipendio. Di Maio avverte: “Partiranno i pignoramenti”
Mentre a Napoli si festeggia il decennale del Movimento Cinque Stelle, scoppia la polemiche per una consistente fetta di parlamentari pentastellati che ancora non hanno restituito parte del loro stipendio.
Una vicenda che riguarda circa il 25% dei rappresentati a Cinque Stelle. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, un parlamentare su quattro è fermo con le restituzioni da marzo 2019.
I dati sono verificabili anche su tirendiconto.it, dove sono pubblicati i contributi ricevuti ai sensi della Legge 9 gennaio 2019, n. 3 e lo Statuto del Comitato per le rendicontazioni/rimborsi del M5s.
Tra i morosi del M5s anche Fioramonti e Ruocco
Tra i morosi – secondo quando riportato dal Secolo d’Iatlia – anche il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e Carla Ruocco, ferma coi versamenti a febbraio.
Una situazione che ha scatenato diverse polemiche che si vanno ad aggiungere alle possibili scissioni interne e annunci di chi vuole lasciare il M5S. Tra coloro che pensano di abbandonare i pentastellati, anche l’ex ministro Giulia Grillo.
Ecco cosa dichiarava in un’intervista rilasciata all’ Huffingtonpost: “Ho valutato l’idea di andare via, non lo nascondo. Ho fatto molta fatica a riconoscerti nel Movimento nell’ultimo anno, anche quando ero ministro. Non credo di prendere la decisione di andare via, almeno non al momento”.
E ancora: “Sto cercando di capire, non sono una persona che fa una cosa tanto per farla. È la mia forza, non riesco ad essere ipocrita, o tutto o niente. Per ora rifletto”.
Intanto, il ministro degli affari esteri, Luigi Di Maio, fa sapere di voler prendere provvedimenti nei riguardi dei parlamentari che non sono in regola con gli impegni presi al momento della sottoscrizione della candidatura. Ai morosi arriverà una lettera bonaria, poi una citazione in tribunale e infine la richiesta di pignoramento.