Sette persone, tra cui un bambino di tre anni, sono morte sull’isola di Pemba in Tanzania dopo aver mangiato carne di tartaruga velenosa. Altri tre sono ancora in ospedale. Lo riporta la BBC.
La carne è una prelibatezza per coloro che vivono nelle isole e nelle zone costiere della Tanzania, ma le autorità hanno ora vietato il consumo di tartarughe nella zona.
In rari casi la carne di tartaruga può essere tossica a causa di un tipo di intossicazione alimentare nota come chelonitossismo.
La sua causa esatta non è nota, ma si pensa che sia collegata alle alghe velenose che mangiano le tartarughe, secondo l’ente benefico della Turtle Foundation.
L’avvelenamento può avere il peggior impatto su bambini e anziani, anche se pure gli adulti più sani possono soccombere, sempre secondo la Turtle Foundation.
Almeno cinque famiglie di Pemba, che fa parte delle isole semi-autonome di Zanzibar, hanno mangiato carne di tartaruga giovedì scorso, ha detto alla BBC il comandante della polizia locale Juma Said Hamis.
Gli effetti si sono avvertiti per la prima volta il giorno successivo e un bambino di tre anni è stato il primo a morire. Altri due sono morti quella notte e poi altri quattro domenica.
Altre 38 persone sono state ricoverate in ospedale, ma la maggior parte è stata dimessa e le tre rimaste sarebbero in condizioni stabili.
In un messaggio su Twitter, il presidente di Zanzibar Hussein Mwinyi ha inviato le sue condoglianze alle famiglie colpite.
A marzo in Madagascar, 19 persone, tra cui nove bambini, sono morte dopo aver mangiato carne di tartaruga, secondo quanto riferito all’epoca dall’agenzia di stampa AFP.
Sono stati segnalati casi anche in Indonesia, Micronesia e nelle isole indiane dell’Oceano Indiano.