Rosita Celentano parteciperà alla Marcia della Liberazione, la manifestazione del 10 ottobre a Roma di movimenti e associazioni contrari al modello neoliberista.
Lavoro, reddito, sovranità e democrazia sono i 4 punti fondamentali della Marcia della Liberazione che si terrà a Roma il prossimo 10 ottobre.
La manifestazione, che si svolgerà nel rispetto delle norme anticontagio, punta il dito contro il governo schiavo dell’Unione europea e della grande finanza.
Tra i vari promotori ci sono Sara Cunial e Diego Fusaro. Sul sito ufficiale si trovano i “dieci comandamenti” che hanno ispirato la marcia.
Chiedono una moneta sovrana (si presume emessa a credito e di proprietà dei cittadini), lavoro e reddito minimo per tutti, una moratoria sul debito pubblico, un freno alle multinazionali, la nazionalizzazione di banche e aziende strategiche, la libertà di scelta terapeutica, la fine dello stato di emergenza.
L’idea nasce dopo un incontro promosso da Moreno Pasquinelli e Tiziana Alterio, entrambi membri del comitato promotore della manifestazione. Tra le tante adesioni anche quella di Rosita Celentano.
Rosita Celentano alla Marcia della Liberazione
“La Marcia della Liberazione – ha detto la Celentano – è un’opportunità per ascoltare persone veramente competenti e oneste che ci raccontano del nostro Paese e di come possiamo riprendere in mano questa matassa così ingarbugliata di questi ultimi decenni. Nei momenti difficili bisogna accogliere l’opportunità per fare un balzo in avanti”.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Moreno Pasquinelli. Ci ha detto che, per contrastare l’emergenza, questo governo ha adottato misure che, oltre a sospendere la democrazia, hanno paralizzato il Paese.
“Con la Marcia della Liberazione – ci ha detto – chiediamo una netta inversione di rotta. Un governo che sia capace di portare il Paese fuori dall’Unione e che ritorni a porre lo Stato, e non i mercati, al centro delle scelte politiche, economiche, sociali e culturali di questo Paese. Vogliamo la fine del neoliberismo”.
La marcia del 10 ottobre è in concomitanza con un’altra manifestazione in Germania. Foto: YouTube