HomeSpettacoliMarco Carta, altra polemica: tutta una mossa pubblicitaria per il suo libro?

Marco Carta, altra polemica: tutta una mossa pubblicitaria per il suo libro?

Marco Carta, il cantante sardo, è di nuovo nei guai, sempre per questioni di soldi. La sua popolarità ne risentirà? Ecco cos’è successo.

Anni fa molti conoscevano Marco Carta per le sue doti canore ma in quest’ultimo periodo le cose son decisamente cambiate.

L’ex talento uscito da Amici è diventato sempre più popolare, non tanto per le sue canzoni quanto per le sue partecipazioni Tv e alcuni scandali.

Dopo la vittoria al Festival di Sanremo nel 2009, la sua carriera canora sembra aver avuto una battuta d’arresto. Ha così iniziato a dedicarsi a passioni parallele.

Nel 2016 ha partecipato all’Isola dei Famosi, senza però riuscire ad arrivare in finale. Di qualche mese dopo è il suo coming out.

Marco Carta ha rivelato di sapere di essere gay dall’età di 21 anni, ma di averlo negato a se stesso prima che agli altri.

Negli ultimi anni la voglia di famiglia e la stanchezza di doversi sempre nascondere hanno preso il sopravvento, così la scelta di rivelare la verità sul suo orientamento sessuale.

Il cantante ha rivelato di volere fortemente dei figli, tuttavia non sembra particolarmente impegnato nell’attivismo LGBT.

Marco Carta: “Io non ne so nulla, non ho ricevuto nessun compenso”

Tutti conosceranno l’ultimo scandalo in cui è rimasto coinvolto nel furto delle magliette alla Rinascente di Milano.

Nonostante la sua posizione sia tutta da chiarire, il comportamento di Marco ha destato molte polemiche; famosa la frase: “Chi fa la spia non è figlio di Maria”.

Ultimamente la sua posizione è stata ulteriormente aggravata da una voce che lo coinvolgeva in prima persona.

Gli organizzatori del Pride di Modena, lo hanno accusato di aver preteso un cachet di 8000 euro per partecipare alla manifestazione.

Carta si è subito difeso dicendo che lui personalmente non ne sapeva nulla. Una volta parlato con il suo manager è emerso che è stato proprio quest’ultimo, o forse uno sponsor, a pretendere il compenso.

Marco si è dichiarato molto deluso, soprattutto per il fatto che nessuno ha chiesto la sua opinione prima di emettere sentenze.

Ha ribadito la sua estraneità ai fatti e ha detto che lui lo avrebbe fatto per molto meno, infatti al Pride di Matera ci andrà gratuitamente.

Chissà che tutto questo trambusto non c’entri con la sua nuova uscita editoriale? C’è il detto che dice: ” Bene o male, l’importante è che se ne parli”. Siamo sicuri che sia sempre così?