Il dottor Mariano Amici ha partecipato a un evento a Ravanusa (Agrigento). Ha parlato della situazione Covid in generale, dei tamponi e dei “professionisti dell’informazione”.
Nei giorni dal 12 al 19 agosto si è svolto l’evento Settimana Sociale Ravanusa 2020 organizzato dall’avvocato Massimiliano Musso. Sono stati trattati molti argomenti, dall’economia alla salute.
«Questa è una voce di verità, per reagire contro le menzogne che ci stanno propinando ogni giorno», ha iniziato il medico romano.
Dal palco di Ravenusa è entrato subito nel vivo: «Il tampone è uno strumento per diffondere il panico nella popolazione, nient’altro».
Tamponi: l’accusa di Mariano Amici
L’accusa del dottor Mariano Amici deriva dal fatto che nessun tampone è mai stato validato per il SARS-CoV-2. Quindi come può essere attendibile?
Ha poi aggiunto che la prova che i tamponi siano approssimativi deriva anche dal fatto che in commercio ce ne sono decine, nessuno uguale all’altro.
Mariano Amici ha affermato che se una persona facesse il test con due tamponi diversi tra quelli disponibili avremmo, con buona probabilità, due risultati diversi: «Quindi non servono a nulla».
Ha inoltre aggiunto che gli stessi laboratori di analisi, quando rilasciano i risultati, scrivono a chiare note che il tampone è attendibile solo entro una certa percentuale (che il medico ha indicato essere il 50%, in accordo con quanto sostenuto da infettivologi come Bassetti).
«Perché deve essere diffuso il panico? Per due motivi: uno speculativo e l’altro per diffondere la notizia che in giro ci sono untori che possono contagiare la malattia. Sono tutte stupidaggini, non c’è niente di vero».
Sulla parte speculativa il medico ha accusato lo Stato di acquistare tamponi inutili per milioni di euro, sperperando così i soldi pubblici: «Chi sperpera il denaro pubblico deve essere arrestato».
Ha messo in dubbio il numero totale dei morti, affermando che dei 35.000 decessi non sappiamo quanti siano stati realmente causati da Covid.
«Fino adesso non ho visto una sola rete nazionale dire un 10% di verità sulla vicenda, ho ascoltato solo menzogne».
Siamo nel bel mezzo di una guerra
Il medico ha continuato il suo intervento spiegando che conviviamo tutti i giorni con miliardi di germi patogeni (batteri, virus, funghi o altro) ma non sempre ci ammaliamo.
Ha poi riportato alcuni numeri, come i decessi annuali da tumori che ammontano a circa 180.000 e da malattie cardiovascolari che raggiungono i 250.000 decessi.
«Questa non è un’emergenza sanitaria? Lo è la Covid con sì e no 30.000 casi gonfiati. Si devono vergognare».
Il dottor Mariano Amici ha concluso: «Signori e signori questa è una guerra, qui c’è dietro un’organizzazione mondiale. La guerra prima si faceva per soldi e coinvolgeva una nazione contro l’altra. Oggi siamo di fronte a un tentativo di dittatura mondiale portata avanti con una falsa scusa sanitaria. Certamente la Covid esiste ma non mette paura a nessuno».