Distanziamento e mascherine a scuola: ecco come il Governo ha pensato agli studenti, delegando di fatto ogni responsabilità al personale in servizio.
“A settembre riporteremo studenti e studentesse tra i banchi. Lo faremo anche seguendo le indicazioni del documento del Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute”.
È quanto dichiarato dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che riporta alcune delle indicazioni da seguire: “Distanza interpersonale di un metro; mascherina per tutti i maggiori di 6 anni di età; scaglionamento degli ingressi”.
Non ci sarà “nessuna prova della febbre per entrare a scuola, ma se si hanno 37.5 gradi di temperatura si deve restare a casa”.
Si valorizzeranno “gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per programmate attività didattiche”.
Il contenimento del virus
Il contenimento del virus a scuola è davvero possibile? Ho ascoltato diversi amici insegnanti e sono tutti concordi che sia una cosa quasi impossibile, con l’aggravante, in caso di contagio, di una delega di responsabilità alla scuola.
“Il Governo cerca solo di responsabilizzare le scuole – mi ha risposto una professoressa amica – è questo che non mi piace. Perché ciò che chiede come tutela alla salute è impossibile da realizzare”.
Non oso immaginare questi poveri professori che, oltre a subire gli schiamazzi dei loro alunni, dovranno anche fare attenzione che rispettino le regole.
Mascherine a scuola
Rispetto alle mascherine poi, che si “dovranno portare per tutto il periodo di permanenza nei locali scolastici”, siamo certi che indossarla tutte queste ore, tutti i giorni, non possa creare più danni che benefici? S’intende: “Fatte salve le dovute eccezioni, ad esempio quando si fa attività fisica”.
In ogni caso, cari genitori, potete stare tranquilli, il Ministro ha annunciato che “prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi”. Speriamo che non vengano adoperati gli stessi disinfettanti usati per le strade delle nostre città, quelli che l’OMS ha considerato un pericolo per la nostra salute.
Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, ha dichiarato che il lavoro fatto per la scuola, “ha l’obiettivo di conciliare il contenimento del rischio di contagio con il recupero della normale attività per studenti e lavoratori del mondo dell’Istruzione”.
Perché si continua a parlare di rischio contagio, nonostante l’implacabile discesa del virus? Foto: Facebook