Il dottor Matteo Bassetti, infettivologo, ha affermato che questo lockdown provocherà molte conseguenze nei prossimi mesi, sia a livello economico che sanitario.
Ieri sera, tra i tanti ospiti di Non è l’arena c’era l’infettivologo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
Massimo Giletti ha presentato al dottore la foto di Bergamo che ieri ha fatto il giro del web. Nell’immagine una via affollata e persone senza mascherina: «Bassetti, le fa paura questa immagine?».
«Bisognerebbe avere buon senso. Cercare di mantenere il distanziamento fisico – a me distanziamento sociale è un’espressione che non piace – per poter evitare il virus, qualora circolasse. Dobbiamo dire però che il virus sta circolando molto meno», ha risposto il dottore.
Matteo Bassetti e l’impatto del lockdown sul futuro del Paese
L’infettivologo dell’Ospedale di Genova ha poi spostato al centro della discussione un tema che ritiene di fondamentale importanza.
«Stanno uscendo una serie di lavori che valutano l’impatto del lockdown dal punto di vista economico, sociologico, sanitario e psicologico».
«L’impatto di questo lockdown, l’effetto disastroso su tutto il resto — ha aggiunto il dottor Bassetti — lo vedremo tra 4 o 5 mesi. Noi abbiamo controllato la pandemia, ed era quello lo scopo principale ma è importante verificare anche quali sono stati tutti gli altri danni che abbiamo causato».
A questo punto è intervenuto Giletti che ha chiesto al medico: «Io penso anche ai malati di tumore, ai malati che normalmente trovano nell’ospedale un aiuto o un sostegno, che sono stati messi fuori dal sistema. È a questo che si riferisce?»
Il dottor Bassetti ha confermato: «Mi riferisco proprio a questo, perché l’impatto economico non mi compete. Noi in questi mesi ci siamo purtroppo dimenticati di tutto il resto ma il resto c’è, eccome».
«La maggioranza degli ospedali, specialmente nel nord Italia, sono stati tramutati in ospedali Covid». Ha continuato spiegando che tutte le altre patologie sono state un po’ dimenticate: «Oggi noi le troviamo come patologie arretrate su cui stiamo lavorando, ci stiamo attrezzando».
Mentre si avvicinava alla conclusione del suo intervento, il dottor Bassetti ha evidenziato: «Non dimentichiamo che ci sono anche altre cose oltre alla Covid-19. In questi due o tre mesi, se andiamo a vedere i decessi, non ne troviamo per altre cause. Questo vuol dire che, probabilmente, la Covid-19 si è presa dentro molti decessi che Covid non erano. Queste sono analisi che evidentemente dovremo fare».
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