È un Salvini scatenato quello appena rientrato dall’America, al Corriere racconta infatti la sua volontà di iniziare una nuova politica economica che riduca le tasse.
Il Ministro dell’interno sembra rinvigorito dopo la visita in America e gli incontri con i vertici del governo USA e attacca l’unità del governo gialloverde.
Il nodo della questione è ancora la flat tax che il leader del carroccio vuole approvare a tutti i costi per permettere, secondo lui, una notevole riduzione delle tasse.
Sembra che Salvini abbia a cuore i più deboli: la tassazione per lui deve abbassarsi per permettere a lavoratori e famiglie di tornare a “respirare”.
Tasse: Salvini vuole una riforma fiscale coraggiosa
Salvini è stato chiarissimo sulle tasse e sulla flat tax: nel caso in cui non dovesse diventare legge “Saluto e me ne vado”.
Il ministro, forte del risultato delle europee, tenta di forzare la mano e spingere il Movimento 5 stelle a cedere sulla questione fiscale.
Al Corriere Salvini parla anche della lettera inviata all’Unione Europea per evitare la procedura di infrazione e spiega:
“Per il 2019, se è vero come è vero che lo Stato spende di meno e incassa di più, possiamo utilizzare quella cifra (2 miliardi n.d.r) per abbattere il debito, e va bene.
Ma basta gabbie sugli anni futuri, basta con lo strozzare la crescita possibile. Il problema è che non esiste un taglio delle tasse serio che possa richiedere meno di dieci miliardi.
Ma poi, i liberali non vogliono il taglio delle tasse? Con il taglio delle tasse si rianima l’economia e i soldi ritornano.”
Di Battista nel mirino
Nel difendere le posizioni della Lega sulla natalità e sulle tasse, affermando che queste ultime vanno tagliate “a lavoratori e famiglie a prescindere dal parere di qualche burocrate” e che “la vera recessione è quella demografica, il blocco delle nascite è un dramma“, Salvini attacca i suoi alleati del M5S.
Nel mirino del Ministro ci finisce Di Battista etichettato come “un chiacchierone che va a spasso mentre noi siamo sul pezzo” concludendo con un “noi lavoriamo, gli altri… Vabbè“.
Ora sono tutti pronti a valutare le prossime mosse di Salvini anche perché gli italiani non dimenticano le promesse fatte dal leader della Lega sopratutto sulle accise della benzina.
Sulle tasse e sulla flat tax si gioca molto, probabilmente il futuro del Governo e questo attacco di Salvini subito dopo la visita a Trump è un segnale più chiaro che mai.