La Corte d’Appello di Firenze ha confermato la condanna di Primo Grado a 7 anni nei confronti di Mauro Moretti per la strage di Viareggio.
Era una delle tante sere di inizio estate a Viareggio quel 29 Giugno 2009 quando improvvisamente accadde qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare.
Il treno merci Trecate-Gricignano, un convoglio composto da quattordici carri cisterna pieni di GPL, deragliò mentre transitava dalla stazione.
Una delle cisterne subì uno squarcio causando la fuoriuscita del gas che in pochi istanti esplose e distrusse Via Amilcare Ponchielli, bruciando 32 vittime.
Oltre a Mauro Moretti altre 15 condanne.
A pochi giorni dal decennale di quel disastro, la Corte d’Appello di Firenze ha condannato Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, a 7 anni di carcere.
Insieme a lui condanne anche per Joachim Lehmann, Helmut Broedel e Uwe Kriebel, facenti parte dell’Officina Jugenthal.
Insieme a loro condannati anche Mario Castaldo, Mario Elia, Francesco Favo, Daniele Gobbi, Peter Linowski, Emilio Maestrini, Johannes Mansbart, Roman Mayer, Paolo Pizzadini, Andreas Schroeter e Vincenzo Soprano.
Assolti, invece, Alvaro Fumi, Giovanni Costa, Enzo Marizli, Giorgio Di Marco e Giulio Margarita, tutti di RFI.
I giudici hanno dovuto tener conto della prescrizione scattata a Maggio 2018 per i reati di incendio e lesioni plurime colpose, comportando così per tutti una riduzione della pena di 6 mesi.
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La condanna di 7 anni a Mauro Moretti, tuttavia, sta un po’ stretta all’accusa che aveva chiesto il doppio, ossia 15 anni e 6 mesi.
Pesa molto, secondo il giudizio dei magistrati, il fatto che la strage poteva essere tranquillamente evitata. Ora la parola passa alla Cassazione.
Una cosa di tutta questa vicenda è certa: niente sarà più come prima. L’inferno di quella notte sarà impresso nella mente e nei cuori di tutti.