La piccola paziente di 8 anni aveva un quadro clinico molto grave che richiedeva un intervento tempestivo dei medici per essere salvata.
La risonanza magnetica evidenziava una significativa estensione del tumore che andava a gravare su parti vitali dell’encefalo; tra questi il tronco encefalico e l’arteria carotide intracranica.
Inoltre lo studio angiografico del tumore segnalava anche una ricca vascolarizzazione che aggravava il quadro clinico della paziente di soli 8 anni.
I medici non hanno avuto scelta e sono intervenuti con una tecnica “mai eseguita per questo tumore in età pediatrica”.
L’intervento con cui i medici hanno salvato la bambina
Quello che i medici hanno rimosso con una tecnica innovativa era un tumore intracranico gigante su una bambina di soli 8 anni.
Un’equipe composta da due neurologi interventisti e tre neurochirurghi ha svolto l’intervento all’ospedale Garibaldi di Catania.
Purtroppo non hanno avuto scelta perché un’ulteriore crescita del tumore avrebbe causato deficit neurologici e infine la morte della bambina.
I medici, utilizzando delle particolari particelle del diametro di 300-500 micron, hanno provveduto anzitutto alla “embolizzazione selettiva intravascolare delle arterie del tumore”.
Il giorno seguente i neurochirurghi hanno potuto rimuovere il tumore con facilità non essendoci sanguinamento e la paziente successivamente ha avuto un progressivo miglioramento.
Il Direttore Generale dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola, commenta: “Il difficile intervento eseguito, peraltro il primo di questo genere al mondo, serve a rimarcare come l’alta specialità dell’Arnas Garibaldi si confermi ancora una volta affidabile e vincente”.
La piccola di 8 anni è salva grazie alla straordinaria equipe dell’ospedale Garibaldi di Catania che ha svolto l’intervento: i neurologi interventisti Gianluca Galvano e Alfio Cannella e i neurochirurghi Giovanni Nicoletti, Massimo Furnari e Carmelo Riolo
L’incredibile intervento chirurgico eseguito per la prima volta in età pediatrica su un tumore di questo tipo è stato pubblicato sulla rivista internazionale World Neurosurgery della Elsevier.