Una mattinata che poteva trasformarsi in tragedia quella di ieri alla fermata Spagna della linea A della metro di Roma per il 62enne Cesare Fazioli.
Mentre aspettava la metro che lo avrebbe portato a lavoro si è messo su una delle sedute della banchina e ha notato subito che era bagnata.
Poco dopo però è arrivata la metro ed è salito senza farci molto caso ma di lì a poco ha cominciato a sentire un terribile dolore.
Arrivato alla fermata Cornelia è sceso dalla metro e ha chiamato subito un suo amico per farsi accompagnare in ospedale.
Come ha raccontato a RomaToday Cesare Fazioli: «Ho sentito un fortissimo bruciore al fondoschiena. Un dolore incredibile con i pantaloni e gli indumenti intimi che mano a mano si appiccicavano e si squagliavano».
Arrivato all’ospedale i medici hanno medicato il 62enne e l’hanno dimesso con una prognosi di 10 giorni. Nel referto si parla di «ustione nella regione glutea dopo contatto con sostanza caustica non nota».
Cesare Fazioli ha subito denunciato l’accaduto anche alla Stazione dei Carabinieri di Roma che hanno sequestrato gli indumenti del 62enne.
Dopo vari accertamenti hanno rivelato la presenza di una perdita di liquido acido dal soffitto che arrivava sulla seduta della linea A della metro.
Ustionato dall’acido nella metro di Roma: altri dettagli
Il povero 62enne già sfortunato per la vicenda dell’acido arrivato alla stazione Cornelia della metro si è reso conto che i «pantaloni si erano praticamente squagliati. Questo ha fatto sì che il portafogli che avevo nella tasca posteriore destra mi cadesse in terra».
A quel punto si è avvicinata una giovane che pareva volesse aiutare l’uomo in difficoltà ma una volta restituito il portafogli mancavano 400 euro contanti contenuti dentro.
Cesare Fazioli non si è limitato a sporgere denuncia, ma ha fatto causa anche all’azienda Atac che gestisce le metro perché «non è tollerabile che succedano cose del genere. Bisogna stare attenti a queste cose».
Possiamo inoltre dire che questa storia avrebbe avuto un finale diverso se fosse stato un bambino a sedersi sulla banchina della metro perché la sua pelle sottile avrebbe subito danni molto più gravi.
Come conclude Fazioli: «È stata una brutta esperienza che per fortuna è capitata a me che ho la pelle dura. E se su quella panchina ci si fosse seduta una mamma con un bimbo piccolo?».
L’Atac ha fatto sapere che anche loro stanno indagando sull’accaduto ma che al momento non hanno maggiori informazioni.