Vi siete mai chiesti come fanno a brillare i prodotti per la bellezza o la vernice della macchina? È la mica, un minerale che nasconde un lato oscuro.
La mica è un minerale della famiglia dei silicati il cui nome deriva dal latino micare (luccicare) e ha diversi impieghi.
È un buon isolante elettrico e ha una buona resistenza al calore che lo rende un materiale ottimale nel settore elettronico.
Ma la particolarità di questo minerale è la sua brillantezza che lo rende ideale per i cosmetici, per la preparazione di pigmenti e per la vernice delle auto.
Cosa si nasconde dietro alla mica?
La maggior parte della mica venduta nel mondo proviene dall’India (circa il 60%) dove viene estratto il minerale, di alta qualità, da varie miniere per lo più illegali.
La versatilità di impiego, le sue caratteristiche e la richiesta sempre crescente ha creato un vero e proprio mercato nero basato sullo sfruttamento dei poveri e dei bambini.
Tra le zone più colpite dal fenomeno ci sono quella del Jharkhand e del Bihar, nel nord dell’India, che esportano circa il 25% della produzione mondiale di mica. Sono aree molto povere.
Le poche aziende che si definiscono legali, in realtà non lo sono. Estraggono il minerale da zone in cui non sarebbe permesso farlo per poi falsificare i documenti in modo da riuscire a esportare la mica in Europa, Giappone e America ad aziende molto conosciute, traendone un elevato guadagno.
Ma anche chi non lavora nelle aziende non ha scelta. Per non morire di fame interi villaggi si dedicano all’estrazione della mica per poi rivenderla direttamente ai compratori per pochi centesimi di dollaro al chilo.
Nelle tantissime miniere illegali presenti sul territorio lavora tutta la povera gente che popola queste zone dell’India. Nella maggior parte dei casi è coinvolta tutta la famiglia, bambini compresi.
Molti di loro non vanno a scuola, mentre chi la frequenta una volta tornato a casa passa le giornate a estrarre questo “prezioso” minerale.
I piccoli minatori continuano a essere sfruttati
Aziende di fama mondiale nel 2017 hanno aderito al “Responsible Mica initiative” (Rmi) per un approvvigionamento di mica equo, responsabile e sostenibile.
Nonostante questo accordo, poco o niente è cambiato e molti bambini continuano a ferirsi o a morire nelle miniere fantasma degli stati di Jharkhand e Bihar.
Nel recente reportage di Lenin Raghuvanshi, direttore esecutivo del People’s Vigilance Committee on Human Rights, risultano ancora impegnati nell’estrazione di mica circa 20mila bambini.
Ravi Mishra, artista e fotografo che ha partecipato al reportage, afferma ad AsiaNews: «Il lavoro minorile fa scintillare il mondo: questa è la vergognosa verità dietro il luccichio del make-up minerale e il glamour delle automobili».