Purtroppo per quelli che si disperavano per Borini titolare è arrivata l’ennesima conferma, nel calcio non servono i grandi nomi come Higuain, serve il cuore.
Higuain infatti potrebbe presto diventare un giocatore del Chelsea, voluto fortemente dal suo mister Maurizio Sarri.
Evidentemente nel Milan non trovava la sua dimensione ma in campo ha dimostrato che l’unico a non riuscire a emergere è proprio il Pipita e i risultati parlano chiaro
Un Milan decimato e stanco porta a casa per l’ennesima volta i 3 punti senza Higuain, un secco 2 a 0 fuori casa non senza difficoltà.
Di giocatori come Borini ce ne sono tanti, come Higuain pochi ma il campo è da sempre il giudice supremo.
Complice anche l’infortunio di Zapata che permette al giovane Conti di rientrare in gare ufficiali con un minutaggio consistente e di servire, ancora, un assist.
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L’assist lo serve proprio a Borini che sigla l’1 a 0 sbloccando il Milan e dando un po’ di pace a tutto l’ambiente rossonero.
Perché Borini piace più di Higuain
L’atteggiamento del numero 11 del Milan è quello che i tifosi chiedevano al Pipita: corre, si sacrifica, ci prova e segna.
Altra nota molto positiva è il nuovo acquisto Paquetà che tocca il pallone con infinita grazia, regala spazio a Suso in avanti e crea occasioni.
Anche Suso si ritrova e segna un gol con un contropiede veloce e un tiro millimetrico che bacia il palo prima di entrare.
Gattuso può sorridere: questo Milan, con questo spirito, si è riconquistato il quarto posto, ha acquistato sicurezza e le parate di Donnarumma lo sottolineano.
Il girone di ritorno con il rientro di tutti gli infortunati, Bonaventura a parte, e con qualche innesto mirato oltre Piatek che dovrebbe esser rossonero a ore, proietta il Milan verso l’obiettivo stagionale: la Champions League.