Sul piano pandemico anti Covid italiano aleggia una sospetta omertà e Report ha indagato. Da Ranieri Guerra e Agostino Miozzo nessuna risposta.
Troppi segreti, incongruenze e omissioni ruotano intorno a questa emergenza. L’unica certezza per gli italiani è l’impossibilità di conoscere la verità.
Nell’ultima puntata di Report hanno parlato di alcuni documenti spariti e di un nuovo piano pandemico rimasto riservato per molto tempo.
Ranucci ha spiegato: «La storia riguarda un ricercatore, un consulente del Comitato tecnico scientifico, Stefano Merler, che ha studiato la diffusione del virus in Cina e ha elaborato un modello matematico con tre scenari».
A febbraio lo studio è stato dato all’Istituto Superiore di Sanità che lo ha girato al Cts, come documentato dal verbale della riunione del 12 febbraio.
Era stato chiesto a un gruppo di lavoro del Cts di produrre in una settimana una prima ipotesi di piano operativo anti Covid basato su quei dati.
Il nuovo piano pandemico è stato completato solo il 4 marzo, un mese dopo. Presentava numeri inapplicabili al nostro sistema sanitario e la cosa ha imbarazzato le istituzioni.
Miozzo si rifiuta di rispondere a Report
Questo documento era la conferma del fatto che l’Italia non aveva un piano pandemico adeguatamente aggiornato.
Ma mentre tutti, compreso il ministro Speranza, hanno negato l’esistenza di questo nuovo piano basato sui modelli di Merler, Claudio D’Amario, ex direttore generale del ministero della Salute ha confermato l’esistenza.
«Questo piano esiste, ognuno di noi ne ha ricevuto una copia da parte del Ministero e noi tecnici lo abbiamo letto e validato», ha ammesso a Report.
Ma c’è un’anomalia: nel verbale del 27 aprile il dottor Agostino Miozzo ha ammesso che questo piano non c’è mai stato.
«Quanto viene definito “Piano nazionale sanitario in risposta a un’eventuale emergenza pandemica da Covid-19” è più correttamente da configurarsi come uno studio che ipotizza possibili differenti scenari della diffusione epidemica di SARS-CoV-2».
Ranucci ha commentato che per nascondere l’errore «declassano il piano a semplice scenario, lo infilano nel cassetto e mettono un sigillo di riservatezza».
Il giornalista di Report, con una copia del piano, ha raggiunto il dottor Miozzo, direttore del Cts, per chiedergli perché negano l’esistenza di un documento che invece esiste.
Agostino Miozzo neanche davanti alle evidenze ha ammesso la verità: «Non ti dico niente, non ti rispondo. Ti rispondo solo se mi autorizzano».
Ranucci in conclusione ha spiegato: «Abbiamo chiesto l’autorizzazione al ministero della Salute ma la risposta è stata “Dipende da Miozzo, non ha tempo”. Insomma uno scarica barile per nascondere la verità».