Il deputato Riccardo Molinari spiega le ragioni che hanno determinato la crisi di governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle.
Nei giorni successivi alla decisione di Matteo Salvini di voler abbandonare l’esperienza di governo con i 5 stelle si è detto di tutto e di più. Critiche soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle che considera tuttora Salvini “un traditore del popolo italiano”.
Critiche pervenute anche da destra dove, per alcuni, quella dell’ex Ministro degli Interni è stata una decisione scellerata, una follia che ha “resuscitato la sinistra” consentendole di tornare a governare.
Altri pensano a una banale strategia politica: un’investimento per il futuro. Perdo consenso passando dal 38 al 30%, li mando al governo e al prossimo giro supero abbondantemente il 40%.
Le ragioni di Salvini
Quello che invece ha sempre sostenuto l’ex Ministro degli Interni è che i suoi alleati bloccavano tutto e che i veri problemi, oltre alle grandi opere e a qualche screzio sul tema immigrazione, riguardavano soprattutto l’economia. Si era creata una situazione tale da non consentire un seguito all’alleanza.
Ieri, mentre fuori da Montecitorio c’erano persone che manifestavano al grido “elezioni subito”, all’interno del palazzo si discuteva sulla fiducia al Conte-bis.
Tra i diversi interventi, quello del deputato leghista Riccardo Molinari ha riscontrato un notevole “successo”. Non solo dai banchi della nuova opposizione ma anche sui social, ottenendo migliaia di condivisioni.
Il motivo risiede proprio nell’argomento che stiamo trattando, ovvero nello spiegare le cause che avrebbero determinato la crisi di governo. “Credo sia necessario spendere qualche parola sul perché la Lega ha aperto la crisi”, ha detto Molinari prima di elencare i motivi.
Il deputato della Lega dice che avrebbe potuto parlare dei tanti insulti subiti dalla Lega da parte dei 5 Stelle durante la campagna elettorale alle europee, o dei tanti no sulla giustizia, sulla riforma dell’autonomia, sulle grandi opere e via discorrendo.
Molinari spiega il vero motivo della crisi giallo/verde
Ma il vero motivo della crisi, secondo Molinari è che a tradire siano stati proprio i 5 stelle. “C’era l’ambizione di guidare un governo sovranista che per la prima volta […] avesse la forza rivoluzionaria di cambiare gli equilibri europei”.
Il concetto è chiaro: il movimento voleva cambiare l’Europa e invece questa Europa ha cambiato il Movimento. “Noi ci abbiamo creduto – continua Molinari rivolgendosi a Conte – l’abbiamo sostenuta per questo e quindi oggi lei non può sarcasticamente venire qua e dirci che non vi abbiamo aiutato con le alleanze”.
Poi l’attacco durissimo: “Lei lo sapeva che andava a fare il premier di un governo sovranista, lei lo sapeva chi erano i nostri alleati in Europa, lei lo sapeva che anche i cinque stelle avevano l’ambizione di cambiare l’Europa”.
Il deputato della Lega accusa Conte di non aver portato “azioni concrete” in Europa e aggiunge: “Grazie alla sua opera il Movimento Cinque Stelle è stato fondamentale per votare Ursula Vor der Leyen Presidente della Commissione europea […] volevamo fare la rivoluzione e grazie a lei abbiamo scelto la continuità”.
Per Molinari il Movimento 5 Stelle “ha raccontato balle per 14 mesi” ed è su queste menzogne che nasce la crisi di governo. Il resto dell’intervento potete ascoltarlo nel video a fine articolo.
Alla luce delle dichiarazioni dell’ex Ministro Trenta, che rivendica di essere stata “una delle persone che ha lottato più di tutti contro Salvini”, dello scambio verbale tra Conte e la Merkel e delle argomentazioni riportare da Molinari, il dubbio che la scelta di Salvini sia stata dettata da fattori diversi dalle evidenti divergenze sembra affievolirsi.