È stato multato di 400 euro per essersi rifiutato di indossare la mascherina all’aperto. È quanto accaduto a Paolo, un cittadino che, spinto da alcuni amici, ha deciso di raccontare la sua esperienza sui social.
“Il carabiniere, giovane, per altro simpatico, ha provato a convincermi. Mi ha detto “guardi che fa ancora in tempo, la metta, non abbiamo ancora fatto la multa”. Ho provato a spiegare che sarebbe stata una violenza, che mi sarei sentito un vile a rinnegare le mie convinzioni. Non credo abbia capito.
Mi ha detto “provi a fare un gesto di umiltà, se la metta”, ho provato a spiegare che non si trattava di umiltà, ma di umiliazione. Non credo abbia capito.
Mi ha detto “lo capisce che non posso lasciarla andare in giro senza mascherina perché se no passerebbe il messaggio che il virus non è pericoloso”? Ho provato a spiegare che era proprio per dimostrarlo che andavo in giro senza.
“Lo capisce che le devo fare la multa perché se no chi ci sta guardando penserebbe che ci si può ribellare alle istituzioni”?
Ho provato a spiegare che non avevo niente contro di lui ma che la mia era proprio una ribellione alle istituzioni e per questo avrei preso la multa e me ne sarei andato senza mascherina.
Mi ha detto “non so che lavoro faccia lei ma 400 euro li potrebbe spendere in modo migliore”. Ho provato a spiegare che un iPhone appena uscito o una scarpa alla moda è considerato da molti un modo migliore per spenderli, ma non da me.
Non credo abbia capito del tutto ma alla fine mi ha consegnato la multa, dispiaciuto, e mi ha lasciato andare via senza mascherina, guardandomi con rispetto”.
“Non sono un negazionista”
Paolo quel giorno si trovava a Genova per lavoro. Dopo aver raccontato l’accaduto ha spiegato che “non si riduce tutto a una stupida mascherina ma a quello che rappresenta, la fine della nostra libertà”.
Lo abbiamo raggiunto al telefono. Dopo averci confermato la sua versione, ha voluto sottolineare che non si ritiene affatto un negazionista.
“Non ho nulla contro i carabinieri che mi hanno fermato, hanno fatto il loro lavoro. Ma credo sia evidente che ci sia tanta confusione rispetto alle normative e alle linee guida dei Dpcm”.
Paolo ci ha raccontato che c’è stato un pò di astio alle prime battute ma che poi sono riusciti ad avere un scambio sereno.
“Penso sia un dovere di tutti quello di informarsi per poi avere una propria opinione. La maggior parte delle persone si sofferma a qualche Tg o a qualche titolo di un giornale”.
Delle tante cose che ci siamo detti ci ha colpito in maniera positiva la sua pacatezza e la disponibilità al confronto con tutti.
Ci ha raccontato che dopo aver condiviso la sua storia ha ricevuto tanta solidarietà ma anche molti insulti. La cosa che però lo ha infastidito di più era proprio lo scontro tra fazioni opposte.
“Ho ringraziato chi ha voluto prendere le mie difese ma mi sono allontanato da qualsiasi comportamento astioso. Il mio post voleva essere uno spunto di discussione. Mi spiace per quelli che sono stati duramente attaccati per il solo fatto di aver espresso un’opinione contraria alla mia”.
“Multa di 400 euro? Ci vuole rispetto per le proprie idee”
Per Paolo il vero distanziamento è la divisione fra chi crede alla versione ufficiale e chi no. “Dobbiamo smetterla di insultarci – aveva scritto nel post – siamo tutti fratelli, siamo tutti esseri umani”.
Le sue idee rispetto all’emergenza sono chiare e si chiede dove siano finiti quelli che la pensano come lui. “Tutti nascosti dietro le mascherine per paura di una multa?”
Qualcuno gli ha dato del cretino, dicendogli che poteva mettere la mascherina e toglierla appena girato l’angolo, ma per Paolo non sarebbe stata la stessa cosa.
“Scusate, io sono stanco, ho raggiunto il limite, per me è troppo. Sono stanco di decreti che limitano la mia libertà Sono stanco di regole senza senso. Non sono un negazionista, non nego nulla, affermo. Affermo che voglio la mia libertà.
Affermo che voglio ricevere abbracci, che voglio stringere la mano quando mi presento, che voglio dare baci quando incontro qualcuno, che voglio vedere sorrisi, che voglio respirare… che rivoglio indietro la nostra vita e che, fatte le debite considerazioni, il Covid non è una valida ragione per rinunciarvi”.
Paolo è una persona che vuole capire. Non è un estremista ma un cittadino che si rifiuta di credere soltanto alla versione ufficiale. Non si tratta di complottismo ma di semplice buonsenso.
Alla fine del post ha scritto: “Oggi ho preso una multa di 400 euro per essermi rifiutato di mettere la mascherina, all’aperto.
400 euro che contesterò e mai pagherò, ma se anche dovessi un giorno pagarle non sono certo paragonabili al prezzo della libertà di girare a testa alta e a volto scoperto, convinto e coerente con la propria visione.
Il rispetto per se stessi, le proprie idee e la propria dignità hanno un valore, ed è molto più elevato di pochi o tanti euro che siano”.