Necropoli di Dargavs: la città dei 10 mila morti tra mistero e storia – Ecco uno dei luoghi più inquietanti della Russia.
Si trova nella Repubblica dell’Ossezia Settentrionale-Alania (Caucaso) ed è conosciuta come “la città dei morti”.
Si dice che chi entri in questo luogo non farà mai più ritorno e questo è uno dei motivi per cui la gente del posto non ama recarvisi. Leggende a parte, il turismo è più che florido.
Si tratta di un’antica necropoli situata in una vallata poco distante dal paese di Dargavs. Un luogo affascinante e ricco di storia.
Gli osseti e la Necropoli di Dargavs: la “città dei morti”
Gli osseti che abitavano in quelle terre, usavano seppellire i propri cari in questo luogo. La valle si estende per 17 chilometri circa e il cimitero contiene 99 tombe in pietra e a cripta, costruite nell’antico stile Nakh.
Decisero di costruirle distanti dalle loro abitazioni, in un luogo che rendesse difficile l’accesso ai predoni di tombe.
Alcune fonti sostengono che la più antica delle cripte risalga al XII secolo, altri al XIV secolo, altri ancora al XVI secolo.
Le cripte si arrampicano sul fianco della montagna in fila l’una dietro l’altra mentre sul punto più alto è situata una torre di osservazione.
Nelle 99 cripte di questa località sono conservati i resti di oltre 10.000 persone. Alcuni corpi sono stati mummificati così bene che i tessuti e gli organi sono in perfetto stato di conservazione.
I morti sono stati deposti con oggetti personali ma l’aspetto più interessante riguarda la sepoltura in piccole barche di legno.
Ciò che rende particolare e interessante l’uso di queste barche è la distanza di fiumi navigabili dalla terra in cui vivevano.
È probabile che l’abbiano fatto poiché si pensava che l’anima del morto dovesse attraversare un ampio fiume dopo la morte.