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Il netturbino laureato in ingegneria con 110 e lode si commuove in tv

Il netturbino laureato in ingegneria con centodieci e lode si chiama Giuseppe, ha trentacinque anni ed è stato intervistato a Mattino Cinque.

Cinque anni di studio al politecnico di Bari, tanti sacrifici e una laurea in ingegneria civile con il massimo dei voti: avrebbe dovuto trovare subito lavoro nel suo campo e invece, per Giuseppe Moreno Di Trani, il percorso lavorativo inizia altrove.

Giuseppe ha deciso di lasciar perdere il titolo di studio conseguito e di trovare una posizione, qualsiasi essa sia, purché dignitosa, che gli consenta di mettere su famiglia.

Dopo anni di colloqui ha partecipato a un concorso per netturbini posizionandosi primo in graduatoria. È stato intervistato a Mattino Cinque, il programma in onda sulle reti Mediaset condotto da Federica Panicucci e Fracesco Vecchi.

Netturbino laureato in ingegneria

“Ritengo che qualunque lavoro sia dignitoso e utile per il popolo. La laurea non la metto da parte, non ho deciso di rinunciare al mio titolo di studio ma di puntare a dei valori diversi”.

Inizia con queste parole l’intervista al giovane ingegnere che poco dopo aggiunge: “Una laurea ti porta ad avere un sogno, poter fare quello per cui hai studiato e rinunciare non è bello”.

Mentre parla si commuove: “Da una parte il sogno e dall’altra la realtà nazionale. I miei genitori erano ovviamente contenti dell’opportunità, hanno fatto tanti sacrifici per me… non posso che ringraziarli”.

Per Giuseppe, visibilmente provato, c’è tanto rammarico ma, come ha detto anche ai suoi genitori, la colpa non è sua bensì di un Paese che dal punto di vista occupazionale presenta molte lacune.

La storia di questo ragazzo è quella di tanti altri giovani laureati, molti dei quali sono costretti a trasferirsi all’estero per trovare lavoro.

Giuseppe ha avuto la forza e la capacità di mettere da parte le proprie ambizioni e di concentrarsi su un qualsiasi posto di lavoro che potesse garantirgli un futuro. Foto: Mattino Cinque