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Vegana per 15 anni rischia di morire: ora mangia 3 kg di carne a settimana

Nicole Carter ha vissuto per 15 anni seguendo una dieta vegana; racconta dei problemi che aveva il suo sistema immunitario e del perché stesse per morire.

Nicole è diventata vegana a 18 anni: per molto tempo ha fatto una dieta a base di cibi integrali, insalata e frutti di bosco.

Dopo un primo periodo di benessere sono iniziati i problemi, da quelli fisici come la colite a quelli psicologici come la depressione e l’ansia.

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Nicole Carter “Ho rischiato di morire, la carne mi ha salvata”

La sua cartella clinica era pessima, dolori articolari, insonnia, stitichezza, problemi digestivi. Le analisi del sangue mostravano livelli inesistenti di ferro e vitamina D.

Gli ormoni tiroidei avevano valori bassi nonostante gli integratori; calcoli biliari e pancreatite tanto da arrivare alla rimozione della cistifellea nel 2006.

Costipazione cronica, gas, gonfiore e colite ulcerosa, ipoglicemia e chi più ne ha e più ne metta. Si è sentita persa.

Ha così deciso di riprendere a mangiare carne, imputando tutte le sue difficoltà proprio alla dieta vegana che stava seguendo.

La sua vita sembra essere cambiata dal giorno alla notte: ha perso 5 kg e si sente piena di energia. La nuova dieta è quasi esclusivamente a base di carne.

La mangia rossa, quasi mezzo chilo al giorno, e dice di sentirsi benissimo: tutti i sintomi che aveva prima sono spariti e lei è rinata.

Nicole ha iniziato a fare divulgazione dicendo che è una bufala la credenza secondo la quale la carne non è ecosostenibile e provoca il cancro. La sua vita e la sua esperienza ne sarebbero la prova tangibile.

Ciò che salta all’occhio è lo squilibrio. Non si entra nel merito della correttezza o meno della dieta vegana o di quella a base di carne ma della corretta assunzione di macroalimenti durante il giorno.

Quello che appare dalle dichiarazioni della donna è la sua alimentazione non corretta, sia prima che dopo, per motivi diversi. Il suo non è un esempio di dieta vegana; era assolutamente mancante di moltissimi nutrienti.

Non è corretto far passare il messaggio che questo tipo di alimentazione è a prescindere scorretto solo perché lei l’ha interpretata in modo scorretto.