HomeSalutePatate germogliate e intossicazione: ecco quando non bisogna mangiarle

Patate germogliate e intossicazione: ecco quando non bisogna mangiarle

Capita spesso di trovare delle patate germogliate e la domanda che ci facciamo sempre è: saranno ancora salutari? La risposta vi lascerà a bocca aperta.

Chi non ama le patate? Così versatili in cucina che si adattano a moltissime preparazioni ma spesso tra quelle acquistate ce n’è sempre qualcuna verde o germogliata.

Molti non ci fanno neppure caso considerandolo un alimento naturale al 100% ma, essendo un tubero, bisognerebbe fare attenzione.

Secondo il Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR), istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi, le patate germogliate o troppo verdi non andrebbero consumate.

Nel 2015 il BfR aveva riesaminato il rischio dopo aver accertato un’intossicazione di un’intera famiglia tedesca che aveva consumato un piatto a base di patate.

La conclusione dell’istituto è stata che le patate verdi e quelle germogliate non vanno consumate perché possono essere tossiche.

Ma perché? Quando una patata assume il colore verde oppure germoglia si forma la solanina, sostanza responsabile dell’intossicazione.

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Patate germogliate o verdi: sintomi di una intossicazione

L’intossicazione da solanina provoca nausea, vomito, diarrea, mal di stomaco e a volte febbre, sintomi che potrebbero essere attribuibili ad altre cause, non al consumo di patate verdi.

Il BfR segnala altri sintomi che però sono più rari, come: perdita di coscienza, problemi all respirazione o disturbi cardiovascolari.

Non è nota la soglia di solanina che si può assumere per non essere intossicati ma l’istituto tedesco ha fissato il valore a 100 mg per chilo di patate fresche.

Inoltre ha stilato un vademecum per il consumatore su come conservare le patate per minimizzare il rischio di intossicazione.

Le patate devono essere conservate in luogo fresco e asciutto, meglio se al buio. Non consumare patate germogliate, vecchie, verdi o rinsecchite.

Eliminare gli “occhi” che si formano sul tubero, inoltre meglio non consumare la buccia oppure prediligere patate fresche, biologiche e in condizioni perfette.

Evitare di consumare piatti in cui il gusto della patata risulti amaro e non riutilizzare per scopi alimentari l’acqua di cottura. Se fritte cambiare spesso l’olio.