Victor Hugo scriveva nel 1831 il “Notre Dame de Paris”; nel celebre romanzo un’incredibile profezia sembra celarsi: un incendio.
La celebre cattedrale francese costruita nel 1163 è andata a fuoco nei giorni scorsi, sotto accusa i lavori di restauro e i ponteggi, ma ancora non si conoscono le cause dell’incendio.
I danni sono incalcolabili e per fortuna già molti magnati hanno offerto il loro contributo per la restaurazione.
Primo tra tutti il marito di Salma Hayek, Francois-Henri Pinault che ha donato 100milioni di euro per la ricostruzione.
Incendio a Notre Dame: le profezie
Quando è stato scritto il celebre romanzo di Hugo la cattedrale parigina era quasi considerata un abominio, così erano visti infatti i monumenti gotici al tempo.
Il 1600 era in pieno periodo Barocco, con i suoi colori forti e l’opulenta bellezza, in netto contrasto con lo stile slanciato e quasi minimalista del gotico.
Victor Hugo all’interno della sua opera utilizza il deforme Quasimodo come metafora della cattedrale, brutto e deforme, ma con dei grandissimi preziosi al suo interno.
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Le similitudini purtroppo non finiscono qui, infatti già nelle prime pagine del romanzo si parla di un grande incendio che avvolge la chiesa partendo dal suo interno:
“Tutti gli occhi erano diretti verso la cima della cattedrale, ed era qualcosa di straordinario quello che stavano vedendo: nella parte più alta dell’ultima galleria, sopra il rosone centrale, c’era una grande fiamma che saliva tra i campanili con un turbinio di scintille, una grande fiamma che si ribellava furiosa”.
Alcune persone tirano anche in ballo Nostradamus che, in una delle sue profezie, aveva annunciato problemi per l’Italia e la Francia dopo 100 anni di quiete:
«La testa di Ariete, Giove e Saturno. Dio eterno, quali cambiamenti ci aspettano? Dopo un lungo secolo il male ritornerà. Francia e Italia, quali emozioni subirete?»
Già ai tempi dello scrittore si parlava di rughe del tempo che assomigliavano a cicatrici per quanto fosse degradata la situazione di Notre-Dame e oggi 400 anni dopo la situazione non è cambiata.
Molto spesso ci si accorge di quello che si va a perdere dopo che questo è già accaduto. Purtroppo però certe meraviglie architettoniche una volta rovinate sono perse per sempre.