L’altro ieri l’incidente probatorio dei testimoni nel processo per l’omicidio di Desirée Mariottini, l’adolescente uccisa in un edificio abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma nel 2018.
I testimoni sono stati ascoltati in forma protetta e segreta in quanto “esposti a serissimi rischi di condizionamenti da parte degli odierni imputati”.
In passato, infatti, per aver rilasciato rivelazioni sui fatti accaduti in quell’edificio nella notte tra il 18 e il 19 ottobre, sono stati vittime di minacce e violenze.
Durante quest’udienza preliminare, tuttavia, hanno dichiarato come gli imputati avessero impedito loro di avvertire i soccorsi per aiutare Desirée ormai in stato di overdose.
Omicidio Desiré, la denuncia contro i genitori
La notizia che ha suscitato più clamore, però, è la denuncia depositata dall’avvocato di Yussef Salia. Uno dei principali imputati dell’omicidio – contro i genitori di Desirée ipotizzando il reato di abbandono di minore e omessa vigilanza.
L’imputato Salia, infatti, ha dichiarato che se la ragazzina fosse rimasta a casa sua non sarebbe stata uccisa ed ora lui non sarebbe in carcere.
Gli imputati sono accusati di reati gravissimi: cessione di stupefacenti, violenza sessuale e omicidio volontario. Avrebbero venduto alla sedicenne le dosi di droga che le hanno provocato un’overdose.
E ancora, mentre era in uno stato di incoscienza l’avrebbero violentata a turno ripetutamente. Come se non bastasse avrebbero impedito qualsiasi richiesta di soccorso da parte dei presenti.
Un immediato ricovero in ospedale, infatti, avrebbe potuto evitare il decesso di Desirée, ma Youssef Salia avrebbe affermato in quel momento “Meglio lei morta che noi in galera”.
Nel frattempo sono state ammesse le richieste del Comune di Roma Capitale e della Regione Lazio di costituirsi parti civili nel processo insieme con le associazioni “Insieme con Marianna” e “Don’t worry – Noi possiamo Onlus” che si occupano della difesa delle donne contro le violenze di genere, mentre ieri nel piazzale antistante a piazzale Clodio si è svolta una manifestazione della famiglia e degli amici di Desirée.