HomeNotizieOmicidio Serena, riesumato il cadavere: trovati dettagli raccapriccianti

Omicidio Serena, riesumato il cadavere: trovati dettagli raccapriccianti

È stato riesumato il corpo di Serena Mollicone: ci sono nuove rivelazioni shockanti, si prospetta l’ipotesi dello stupro.

Serena è scomparsa il 1 giugno 2001 da Arce un piccolo centro in provincia di Frosinone; il suo corpo è riemerso due giorni dopo privo di vita.

La situazione era apparsa subito strana, le ipotesi dell’allontanamento volontario non reggevano e il ritrovamento del cadavere legato mani e piedi ha dato la conferma.

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Il padre di Serena: «Dal suo corpo mancano pezzi di tessuti, me l’hanno uccisa due volte»

Due anni dopo per omicidio e occultamento di cadavere fu incriminato Carmine Belli, un carrozziere di un paese vicino, assolto dopo 18 mesi di carcere da innocente.

I dubbi erano davvero molti ma questo omicidio sembrava dovesse rimanere senza un colpevole. I depistaggi da parte dei carabinieri di Arce sembravano troppi.

Nel 2008 l’ispettore Triulzi, che aveva ricevuto Serena in caserma la sera dell’omicidio, si tolse la vita.

Di quale verità stiamo parlando? Tutti in paese sapevano dei traffici loschi che avvenivano nella caserma dei carabinieri ma mai nessuno ha parlato.

Dalle ricostruzioni dei Ris negli anni successivi e dalle indagini della sostituta procuratrice Sirano, si pensa che Serena, la sera della morte, fosse andata proprio in quella caserma.

La ragazza sarebbe stata portata in un alloggio in disuso dell’allora comandante; dopo che era stata aggredita e aver battuto la testa, il suo corpo fu portato in un boschetto.

Serena però non è morta immediatamente, è stata soffocata in seguito. Per l’omicidio e l’occultamento sono iniziate delle indagini a carico del maresciallo Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie Anna.

L’ipotesi più accreditata è quella che Serena si fosse recata in caserma per denunciare gli spacci fatti da Marco Mottola e che poi sia stata uccisa per coprire tutto.

La salma riesumata ha rivelato dettagli raccapriccianti: le erano state asportate le parti intime. Il padre è convinto che sia stato fatto per coprire una violenza o il peggiore dei depistaggi.

Il suo corpo però portava altre prove passate inosservate ai tempi, cioè delle schegge della porta della caserma dei carabinieri di Arce.

Il quadro si sta facendo sempre più preciso, forse grazie alla determinazione di papà Guglielmo otterrà giustizia.