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Orlando attacca Renzi e lui: “Dicono tutti che Italia Viva non conta niente…”

Ancora scintille tra Pd e il nuovo partito guidato da Matteo Renzi. Il vicesegretario Andrea Orlando paragona il Papeete alla Leopolda.

“Dicono tutti che Italia Viva è un piccolo partito e non conta niente. Però parlano tutti di noi, costantemente. Strano, vero? Noi facciamo solo proposte concrete perché questo per noi significa fare politica”.

Sono le parole di Matteo Renzi che sembrerebbe non aver digerito le accuse dell’ex collega di partito Andrea Orlando: “Chi paragona il Papeete alla Leopolda  – continua Renzi – non si rende conto di quanto sia bello avere un luogo come la Leopolda nel quale si prova tutti insieme a dare idee per cambiare il Paese”.

Poi conclude: “Continuano ad attaccare me, ma non si rendono conto che fanno come sempre la guerra al Matteo sbagliato”.

Il commento di Andrea Orlando

La polemica è nata dopo alcune dichiarazioni del vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, durante la festa nazionale Dems che si è svolta a Rimini.

“Non è che se un ultimatum lo lanci dal Papeete è peggio che se lo lanci dalla Leopolda: gli ultimatum non vanno lanciati, perché sennò si sfascia tutto. Qui in gioco c’è la tenuta della democrazia liberale in questo paese”, avevo detto Orlando in un suo intervento.

La scelta dell’ex segretario Pd, Matteo Renzi, di voler formare un nuovo soggetto politico, ha inevitabilmente messo in evidenza l’incompatibilità tra le due diverse correnti che fino a poco tempo fa cercavano di convivere nello stesso partito.

Quando gli ex colleghi lo accusano di voler far ballare il nuovo governo lui risponde di non essere come Salvini. Intervistato da Lucia Annunziata, durante il programma Mezz’ora in più in onda su Rai 3, spiega uno dei motivi della scissione.

“A un certo punto ho dovuto lasciare la casa comune perché, se in un posto c’è il vicesegretario vicario che ti dice che è sullo stesso piano, Papete e Leopolda, è evidente che stai dando un messaggio ai tuoi che è lo stesso messaggio degli ultimi anni. Hanno fatto la guerra al Matteo sbagliato”.