“Parenzo è una persona gravemente vittima dell’ideologia”, lo ha detto il professore Alessandro Orsini a Piazzapulita.
La frase è stata pronunciata poco dopo che il giornalista aveva detto che la guerra in Iraq e quella in Afghanistan non avevano nulla a che vedere con quanto sta accadendo oggi in Ucraina.
Il motivo, secondo Parenzo, risiederebbe nel fatto che, mentre nel Medio Oriente si voleva “esportare la democrazia”, in Ucraina la si vuole difendere.
“Lei non sa e non capisce come funziona una grande potenza” ha risposto Orsini. “Le grandi potenze attribuiscono poca importanza alle ideologie”.
La lezione di Orsini a Parenzo
Il professore ha spiegato che ciò che è fondamentale per una grande potenza è che i Paesi abbiano una linea di politica estera favorevole a quella grande potenza.
“Lei ha detto che la differenza tra l’Ucraina e l’Iraq è che lì volevamo esportare la democrazia. Lei è vittima di ideologia. Gli Stati Uniti appoggiano governi violentissimi e autoritari perché hanno una linea di politica estera favorevole agli Stati Uniti”.
Orsini ha detto che per le cose che ha detto Parenzo, se si fosse presentato come studente, lo avrebbe sicuramente bocciato.
Intanto il giornalista interrompeva continuamente. “Siccome le sto dimostrando che lei ha detto delle cose grottesche – ha replicato Orsini – lei non mi vuol far finire”.
E ancora: “Se lei va nelle più importanti università del mondo negli Stati Uniti, dove vado io, tutti i miei colleghi le diranno quello che io le sto dicendo. E cioè che il regime change (cambio di regime) è semplicemente una strategia per rovesciare governi che non sono amici. Tanto è vero – ha aggiunto – che gli Stati Uniti sostengono un sacco di governi autoritari”.
Secondo il professore universitario non c’è alcuna differenza sostanziale tra quello che Putin sta facendo all’Ucraina e quello che noi abbiamo fatto all’Iraq.
A questo punto Parenzo ha chiesto di poter fare un’altra domanda. “Sì ma… prima ha capito che lei ha sbagliato?” ha commentato Orsini. “Altrimenti non crescerà mai”. Foto: Facebook