Nell’ultima puntata di Cartabianca tra gli ospiti in studio c’era il professore Alessandro Orsini.
“Bisogna dire molto chiaramente che la Russia sta combattendo con entrambe le mani dietro la schiena” ha detto. “La Russia è un Paese spaventosamente grande che ha delle risorse incredibili”.
Secondo il professore non ce ne facciamo molto della libertà di stampa se poi esiste un’unica narrazione dei fatti. “Dobbiamo stare attenti a non farci manipolare”.
La narrazione secondo cui la Russia sarebbe sostanzialmente un Paese debole avrebbe un fine ben preciso: “Creare consenso intorno alle politiche di guerra della Nato in Ucraina”.
Poi ha aggiunto: “È chiaro che se agli italiani fai credere che è soltanto questione di giorni, se non di ore, perché la Russia crollerà, avrai una porzione più ampia della popolazione che dirà di stringere i denti ancora una settimana perché la Russia sta per crollare”.
La parte più interessante è stata quella relativa ai rapporti tra Biden e Putin. “Il fatto che Biden si sia finora rifiutato di rifornire l’Ucraina di armi in grado di colpire il territorio russo vuol dire che si parlano e vuol dire che il rapporto tra Putin e Biden è un rapporto di inimicizia ma anche di amicizia, perché fanno degli accordi tra di loro”.
Orsini ha continuato: “C’è un gioco di cooperazione e di conflitto tra Biden e Putin. Credo che tra i due ci sia un accordo”.