Dal 15 ottobre parte l’obbligo di certificato ma ci sono ancora 8,5 milioni di non vaccinati. Il muro novax resiste, anche quello degli indecisi.
Otto milioni di italiani hanno scelto di non vaccinarsi contro il covid-19. Secondo il mondo dell’informazione la colpa ricadrebbe sui vari movimenti novax e su personaggi noti come il filosofo Cacciari, Agamben o giornalisti come Freccero e Francesco Borgonovo. Tutti accusati di remare contro il green pass e quindi di essere contro il vaccino.
Stando alle accuse dei “professionisti dell’informazione”, ed escludendo quei pochi che si sono schieranti apertamente contro il green pass, dovremmo dedurre che il popolo dei novax è molto più grande di quanto ci hanno raccontato in tutti questi mesi. E in effetti nell’ultima manifestazione di Roma a piazza San Giovanni c’è stata molta partecipazione.
Ma come stanno realmente le cose? È davvero colpa dei novax sei gli italiani non vogliono vaccinarsi? Molti di quelli che hanno scelto di non sottoporsi alla somministrazione sono persone che in passato si sono vaccinate, che hanno vaccinato i loro figli e che con ogni probabilità fanno anche il vaccino antinfluenzale.
Colpa dei novax? Niente affatto
Ecco perché parlare di novax è semplicemente ridicolo. Chi lo fa si presta al gioco della contrapposizione, con l’intento di identificare un nemico da attaccare.
Avrete infatti notato che chiunque esprima un pensiero critico rispetto alla narrazione ufficiale, o ponga semplicemente domande, viene accusato di essere un eversivo, un sorcio, un evasore o un terrorista novax.
Non è bastato nemmeno il super green pass per lavoratori e dipendenti pubblici a rompere quel muro di diffidenza. Siamo quasi giunti alla fatidica data del 15 di ottobre e abbiamo ancora 8 milioni e oltre di non vaccinati.
Ma torniamo alla nostra domanda, ovvero di chi è la colpa se gli italiani non vogliono vaccinarsi. La risposta è molto semplice, dei “professionisti dell’informazione“. Quelli, per intenderci, che assieme agli “esperti” e alle innumerevoli contraddizioni della scienza hanno creato un mix micidiale che ha mandato in tilt milioni di italiani.
Da una parte i giornalisti di professione come Mentana, Parenzo, Brindisi, Lucarelli o Scanzi, e dall’altra gli “esperti” come Cecchi Paone, Alan Friedman o Barbara D’Urso.
Tutti convinti di fare un buon lavoro. Presumo facciano anche ascolti importanti dal momento che sono perennemente in tv. Il punto è che la loro presenza potrà certamente giovare alle finanze degli editori ma al vaccino?
“Dio benedica gli esperti” diranno i novax, mentre si fregano le mani davanti all’ennesima apparizione in tv.