Gianluigi Paragone, munito di ciuccio e cravatta, torna ad attaccare il Movimento cinque stelle in un video: “Siete il palo del sistema”.
“Cosa puoi dire a queste persone? Fossero dei venduti ci sarebbe da arrabbiarsi ma non non sono dei venduti: sono incapaci”.
Secondo Gianluigi Paragone i grillini si stanno comportando come pali del sistema: “Quel sistema che dovevano cambiare lottando contro l’Europa, contro i poteri forti, contro le banche, e invece…”
Poi il commento sulle regionali: “Il M5s ha perso in una regione altamente produttiva – riferendosi all’Emilia Romagna – e fra un pò perderà anche in Veneto e in Liguria”. A proposito della Liguria, sulla vicenda Benetton “il M5s sta facendo una figura di m***a colossale”.
Paragone a Di Maio: “Bravo pirla”
A Luigi Di Maio critica la scelta di aver abbandonato il ruolo di capo politico del Movimento in un momento importante e non esita a definirlo “pirla”, per aver difeso la svolta europeista del grillini nel suo discorso di addio.
“Avevamo un programma elettorale che era una bomba: dovevate avere i cog***ni!” Le critiche raggiungono anche il nuovo capo politico, Vito Crimi, al quale Paragone fa notare che, proseguendo su questa rotta, la gente continuerà a fuggire dal Movimento.
“Il M5s è morto. È morto perché ormai deve seguire la scia del Partito Democratico“. Per Paragone l’errore più grande dei Cinque Stelle è stato quello di non aver rispettato il programma politico.
Riporta l’esempio di chi, rispettando quanto annunciato durante la campagna elettorale, ha poi mantenuto fede a quelle promesse e oggi ha consenso. Meziona la Brexit di Bori Johnson e l’economia Americana di Trump, che “sta andando a gonfie vele”.
Poi conclude: “Hanno tradito gli italiani che avevano visto nel Movimento una speranza. Avevo detto che avrei fatto ricorso al giudice ordinario per rientrare ma siccome rischio di vincere la causa…”.
L’intenzione sembrerebbe di voler rinunciare al ricorso per non entrare in un partito nel quale non si riconosce più… ma termina così: “Riprendiamo quelle parole forti e potenti anti sistema”.