Nel quartiere Pilastro di Bologna, l’ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha citofonato a una famiglia tunisina chiedendo se ci fossero spacciatori. Oggi è stata intervistata la “signora del citofono”.
Il fatto, ripreso da diverse telecamere presenti al momento del “blitz”, ha suscitato molte critiche e l’ex ministro è stato accusato dalla sinistra di aver superato il limite.
La scelta di bussare al citofono non è piaciuta nemmeno alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che, ospite a Stasera Italia su Rete4, ha detto che lei non lo avrebbe fatto.
Ovviamente il leader leghista non è arrivato alla famiglia tunisina per caso. Ad accompagnarlo verso il citofono è stata la signora Anna Rita Biagini, che questa mattina è stata intervistata a Radio Capital.
La signora del citofono lo rifarebbe
“Il signor Salvini si è presentato qui al Pilastro, ha fatto delle domande e poi ci siamo incamminati verso il portico. In quella zona si spaccia sempre, mattina, pomeriggio, sera e notte. Salvini ha chiesto se ci sono spacciatori, ho risposto di sì […] e quando ha chiesto chi fossero ho indicato il citofono”.
Quando uno dei conduttori radiofonici chiede ad Anna Rita perché avesse indicato quella famiglia come spacciatori, l’intervistata risponde di saperlo con certezza: “In questura hanno le foto”.
Alla domanda se rifarebbe una cosa del genere risponde: “Nonostante mi hanno rotto i vetri della macchina […] se continuano a rompermi le scatole tornerò a farlo”. Anna Rita trova anche il tempo di ringraziare pubblicamente Salvini per averla aiutata a pagare il vetro nuovo.
Le viene anche chiesto se è vero che gira con una pistola e lei risponde di si: “Anni fa sono stata minacciata di morte, anche il mio cane […] il porto d’armi se si viene minacciati si ottiene andando in questura”.
Verso la fine dell’intervista il conduttore domanda per chi andrà a votare domenica prossima. “Indovini un pò?”, risponde la signora Biagini, poi aggiunge: “Sono anni che voto Lega”.