La pasta di grano è uno dei piatti per eccellenza a cui nessun italiano sa rinunciare. Ma controlliamo sempre la provenienza?
Ci reputiamo esperti nella scelta della pasta e di altri prodotti italiani ma leggere le etichette è l’unico modo per effettuare un acquisto consapevole.
Infatti non tutta la pasta è 100% italiana ma viene lavorata a partire da grano importato da Canada e Stati Uniti.
Il grano proveniente dall’estero però è contaminato da glifosato e altre sostanze, in quanto la regolamentazione non è la stessa prevista dall’UE.
Grano duro importato: un pericolo
In molti hanno messo in guardia sulla contaminazione del grano importato da Canada e Stati Uniti.
Coldiretti ha denunciato questo problema nel 2018 durante la tre giorni #Stocoicontadini: solo nel 2017 sono arrivati in Italia 720 milioni di chili di grano dal Canada.
“Attualmente l’Italia può contare su un milione e 350mila ettari di coltivazioni di grano duro che con un aumento di altri 220mila ettari sarà in grado di garantire una raccolta in grado di sostituire le importazioni dal Canada – spiega la Coldiretti – con una produzione aggiuntiva di mezzo miliardo di chili di pasta con grano 100% italiano”.
Detto in altre parole un pacco di pasta su sei prodotto nel nostro Paese era ottenuto con materia prima canadese.
Anche il parlamentare del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri ha messo in guardia gli italiani sulla pericolosità della pasta prodotta da grano estero in un post su Facebook.
“Prendetevi 2 minuti, sedetevi e leggete con calma, perché è un argomento molto importante!”, inizia così il suo post.
“Sapete benissimo che l’alimento base dell’alimentazione degli italiani è la PASTA secca, prodotto ottenuto dall’impasto e dal successivo essiccamento di semola di grano duro e acqua, che è anche uno dei prodotti italiani più apprezzati e conosciuti in tutto il mondo. Ma il nostro alimento più amato ha due grossi e pericolosi nemici: il glifosato e l’alta temperatura di essiccazione”.
La pasta che mangiamo è davvero 100% italiana?
Il Salvagente ha svolto un’inchiesta dal titolo “La verità sulla pasta italiana” che ha messo in luce la contaminazione da glifosato e micotossine del grano estero.
Se il grano utilizzato è italiano non dovremmo trovare contaminazione da glifosato visto che le condizioni atmosferiche del nostro paese permettono una coltivazione senza pesticidi.
Con la collaborazione di Striscia la Notizia hanno analizzato diversi tipi di pasta in un laboratorio certificato. Il risultato purtroppo è che quello che mettiamo in tavola non è così salutare come pensiamo.
Nella pasta analizzata si trovano diversi fitofarmaci che creano un effetto cocktail (anche se le quantità sono al di sotto del limite di legge). Altro dato emerso dalle analisi è che il grano utilizzato non è italiano.
Ventidue le paste esaminate e tra queste troviamo sicuramente dei marchi migliori ma altrettanti marchi bocciati.
Premiamo i vincitori: De Cecco, De Cecco integrale, Voiello 110% grano aureo, La Molisana, Alce Nero Bio, Garofalo Bio integrale, Rummo Bio integrale.
Per legge i produttori di pasta e riso devono indicare la provenienza del grano in etichetta, così sarete agevolati nella scelta del Made in Italy.
Sul sito del Salvagente invece potrete trovare l’inchiesta completa con i dati di tutti i marchi di pasta analizzati.