Sono più gustosi, più nutrienti e la loro ricerca permette di immergersi un po’ nella natura: ecco tutte le proprietà degli asparagi selvatici.
Solitamente dovremmo aspettare ancora un po’ ma, grazie a quest’inverno particolarmente caldo, quest’anno si possono già trovare durante le passeggiate.
Gli asparagi selvatici sono piante della famiglia delle Liliaceae, come l’asparago comune che viene coltivato, ma ci sono delle differenze tra le due specie.
Quelli selvatici sono più sottili e hanno delle spine sull’apparato fogliare infatti sono chiamati anche asparagi pungenti o spinosi. Sono spesso confusi con i germogli del pungitopo o del luppolo che hanno cime molto simili.
Hanno un odore pressoché identico a quelli coltivati invece, per quanto riguarda il sapore, gli asparagi selvatici sono più intensi e pungenti e un po’ più amarognoli.
Sono costituiti dal 90% di acqua e hanno pochissime calorie. A livello nutrizionale sono ricchi di moltissimi nutrienti importanti per il nostro organismo.
Contengono betacarotene, asparagina, acido folico, vitamine del gruppo B, C, E e K e sono ricchi di potassio ma poveri di sodio.
Dove e quando trovarli. Gli asparagi selvatici crescono in prati aperti incolti, vicino alle zone boschive, dove ci sono rovi. Il periodo della raccolta è di solito da fine marzo a giugno. A causa delle persone che, durante la raccolta, danneggiano la pianta madre, molte regioni applicano delle regolamentazioni sia per il periodo consentito per la raccolta, sia per la quantità.
Asparagi selvatici: come contribuiscono al benessere
Capelli, pelle e mucose sono protetti dal betacarotene, chiamato anche provitamina A, perché una volta ingerito è trasformato in vitamina A dall’enzima carotenasi.
Grazie alla vitamina B si attivano i processi metabolici. Sempre del gruppo B fa parte l’acido folico (vitamina B9), molto importante in gravidanza per lo sviluppo del feto.
La vitamina E, grazie alle sue proprietà antiossidanti, contrasta i radicali liberi e favorisce il rinnovo cellulare; la vitamina C contribuisce a rinforzare il difese immunitarie e a proteggere i vasi sanguigni. Ad aiutare le ossa e il processo di coagulazione del sangue è invece la vitamina K.
Sono ricchi di minerali, soprattutto di potassio, che conferisce proprietà diuretiche agli asparagi selvatici, mentre il basso contenuto di sodio contrasta la ritenzione idrica.
I reni e il fegato possono beneficiare del potere depurativo, diuretico e disintossicante conferito dall’amminoacido asparagina.
Controindicazioni. Essendo ricchi di acido urico, il consumo di asparagi selvatici è sconsigliato a chi ha problemi renali, gotta o infiammazione all’apparato urinario.