L’altro ieri sera a Vercelli due bambine sono state ricoverate in ospedale dopo essere state aggredite dal cane di famiglia: un pitbull.
Si tratta di una bambina di 12 anni e della sorellina di appena 18 mesi. Ad avere la peggio è stata la più piccola che è stata trasportata in elimbulanza con codice rosso all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Anche la sorella 12enne ha riportato diverse ferite ma, fortunatamente, nulla di troppo grave. Per entrambe non c’è pericolo di vita.
È invece andata molto peggio a una donna anziana di 85 anni aggredita da ben due pitbull a Mondragone, nel casertano.
Aggredita da due pitbull, ora lotta tra la vita e la morte
La donna sarebbe stata “sbranata” dai pitbull di proprietà della nipote: ha ricevuto morsi in diverse parti del corpo, anche sulla testa. Ora si trova all’ospedale Pineta Grande di Castelvolturno e lotta tra la vita e la morte
Nel caso di Mondragone, come in quello di Vercelli, si cerca di capire cos’avrebbe potuto scatenare l’aggressione; nel mentre, i due cani sono stati affidati al servizio veterinario del personale Asl di Caserta.
Due storie di questi giorni che fanno certamente riflettere. Sappiamo bene quanto amore può dare un cane (indipendentemente dalla razza) e quanti di loro sono dei veri eroi.
Non dobbiamo però dimenticare che, per quanto si cerchi di “addestrarli” nel migliore dei modi, non sempre possiamo prevedere alcune loro reazioni.
Le aggressioni sono certamente motivate, anche da un semplice movimento: il cane non reagisce o aggredisce per il “gusto” di farlo.
Ma questo motivo potrebbe essere determinato da uno spostamento nel momento sbagliato, o in un modo che desta preoccupazione nel cane.
Ecco che il cane reagisce per difendersi e, quando lo fa, può accadere di tutto, proprio come in questi due casi che abbiamo riportato.
Il consiglio che sentiamo di dare a chi legge, soprattutto quando ci sono bambini in giro, è quello di stare sempre attenti, anche se riteniamo che il nostro cane sia il più mansueto del mondo.