La discussione in Camera dei Trasporti per la variazione del Codice della strada continua e una delle proposte riguarda proprio il ritiro della patente se si utilizza lo smartphone alla guida.
In cosa consiste la modifica? Ad oggi non c’è alcuna norma che prevede il ritiro immediato della patente se beccati alla guida con lo smartphone.
Infatti l’attuale Codice della strada prevede una multa da 161 a 647 euro, la decurtazione di 5 punti dalla patente e la sospensione della patente da 1 a 3 mesi solo in caso di recidiva nei 2 anni successivi alla prima multa.
Non è una novità trovare al primo posto delle cause di incidenti gravi con lesioni la distrazione dei conducenti alla guida.
Ritiro immediato della patente se usi smartphone alla guida
Il tema è tornato in primo piano mercoledì scorso durante l’audizione della Polizia Stradale alla commissione dei Trasporti.
Santo Puccia, il primo dirigente della Stradale, ha ribadito la loro posizione a favore del divieto perché «la distrazione e l’uso improprio di smartphone e altri dispositivi è la prima causa di incidenti in Italia».
Continua affermando che è «necessaria una modifica normativa che consenta la sospensione e quindi il ritiro della patente alla prima violazione».
Aggiunge che le attuali norme in vigore non sono efficaci per contrastare questa diffusa e pericolosa trasgressione.
Come spiega anche il coordinatore dell’area tecnica di Aci: «Se si viaggia entro i limiti a 50 chilometri orari e, intanto, si risponde a un messaggio o email è come se si guidasse bendati per 10 secondi, durante i quali si percorrono 150 metri».
Secondo Puccia «lo spauracchio del ritiro della patente alla prima violazione può essere efficace. Ormai si trovano a buon mercato auricolari e dispositivi di viva voce. Ritengo si possa generare un effetto virtuoso come lo abbiamo registrato con il meccanismo della patente a punti».
Questa non è l’unica variazione importante del Codice della strada: aumento delle multe dal 2019, valutazione del limite autostradale a 150 Km/h sono alcune delle modifiche.
Altra novità è l’introduzione del reato di omicidio stradale per coloro che provocano incidenti mortali in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e l’ergastolo della patente che prevede la revoca a vita della patente per chi commette gravi violazioni del Codice della strada.