Il piccolo Giuseppe è stato portato via alla nonna che lo aveva avuto in affidamento dopo la morte della madre per mano di suo padre.
Non è bastata la tragedia che ha investito questo bambino due anni fa. Aveva solo 9 anni quando il padre ha ucciso sua madre.
Hanno avuto l’affido prima la zia e poi la nonna dove il bambino ha ritrovato un minimo di serenità all’interno della sua famiglia che gli ha donato tanto amore.
Stamattina hanno portato via alla nonna il suo nipotino: «Il bimbo non può più stare con voi, lo porteremo in casa famiglia», questa la decisione del Tribunale dei Minori.
Giuseppe portato via alla nonna: l’appello disperato
La nonna, Giovanna Pace, ha già perso la figlia in modo brutale e questa mattina si è vista portare via anche il nipotino che ha curato negli ultimi due anni.
Laura Pirri, la mamma di Giuseppe, è morta due anni fa dopo 18 giorni di agonia a causa delle ustioni riportate in un incendio appiccato dal marito.
Inizialmente l’uomo lo aveva fatto passare come un incendio domestico ma fu proprio il figlio ad accusarlo avendo visto tutto.
Aveva solo 9 anni ma prese coraggio e raccontò tutta la verità alla nonna: «Papà ha dato fuoco alla mamma».
Fu inizialmente affidato alla zia materna dal Tribunale dei Minori ma purtroppo dopo poco ha dovuto rinunciare perché aveva una figlia affetta da sclerosi tuberosa e non riusciva a supportare Giuseppe come avrebbe dovuto.
Si fecero avanti i nonni a cui il Tribunale aveva concesso l’affido con provvedimento temporaneo lo scorso maggio ma adesso la decisione è cambiata e hanno portato via alla nonna il nipote.
«Non portatemelo via, a casa nostra ha ritrovato la serenità e il sorriso dopo il male subito, vi prego!», il disperato appello della nonna.
«Noi lo amiamo e lui ci ama, non capisco perché non possa stare con noi», continua Giovanna Pace.
«È vero siamo anziani – ammette la nonna – ma oggi i figli arrivano sempre più tardi, perché non possiamo accudire il nostro nipotino? Perché deve essere sradicato e andare in un posto dove non conosce nessuno? È lui stesso che lo rifiuta»
Conclude Giovanna straziata dal dolore: «Mi ha scritto una lettera che non riesco a rileggere, mi spezza il cuore. Vi prego non permettere che tutto questo accada».
Questa mattina però Giuseppe è stato condotto in una casa famiglia dove molto probabilmente verrà dichiarato lo stato di adottabilità. – Foto Facebook
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