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HomeSaluteIl Prorettore Alberto Zangrillo: «Nessuno mi può impedire di dire la verità»

Il Prorettore Alberto Zangrillo: «Nessuno mi può impedire di dire la verità»

Dopo le dichiarazioni rilasciate al programma Mezz’ora in più il dottor Alberto Zangrillo è stato fortemente criticato da una parte del Governo e da alcuni colleghi. Il viceministro della Salute Sileri ha invece confermato.

Quasi nessuno si aspettava un intervento così sconvolgente, che ribalta i messaggi che invece continuano passare sui media.

Il primario del San Raffaele ha affermato che il Coronavirus non ha più la carica virale dei primi tempi e quindi “dal punto di vista clinico non esiste più”.

Tali affermazioni hanno scatenato forti critiche da parte di colleghi e politici che addirittura hanno bollato le sue dichiarazioni come “pericolose”.

Tutti contro Alberto Zangrillo, ma lui non ritratta e conferma: “È la verità, il virus è clinicamente irrilevante”

Intervistato dal TG5, il Prorettore dell’Università San Raffaele non cambia versione e conferma quanto detto nel programma di Lucia Annunziata.

Il giornalista inizia l’intervista dicendo che, secondo il Governo e l’ISS, Alberto Zangrillo avrebbe diffuso un messaggio addirittura pericoloso.

Sono veramente tanto dispiaciuto. Peccato che la parola della scienza scateni questo tipo di reazione“.

Zangrillo afferma di parlare dopo essersi consultato con la direzione scientifica e con l’Università, all’interno della quale sono rappresentate tutte le specialità che si sono occupate di Covid.

Il virus è attualmente clinicamente irrilevante, ciò significa che ora non è in grado fortunatamente di produrre casi clinici gravi“.

Il giornalista prosegue: “Secondo il sottosegretario alla salute Zampa le sue parole potrebbero portare le persone a tenere atteggiamenti rischiosi“.

Assolutamente no, io continuo a invitare gli italiani alla prudenza, però nessuno mi può impedire di dire la verità. E continuerò a dirla”.

Secondo il primario la popolazione deve essere ottimista e mantenere un grande senso di responsabilità: “Gli italiani non sono dei beoti“.

Il giornalista incalza: “La gente però sente parlare lei in un modo e poi gli altri in un altro. Chi ha ragione?“.

Ha ragione l’evidenza che deriva dall’Università: noi diciamo quello che osserviamo da professori che operano la clinica medica. Vedremo chi avrà ragione“. Foto: TG5 – Mediaset Play