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HomePoliticaR2020, intervista a Ivan Catalano: ecco cosa sta per succedere a Roma

R2020, intervista a Ivan Catalano: ecco cosa sta per succedere a Roma

“Ribellione Resistenza Rinascita”: nasce R2020, un progetto voluto da Sara Cunial, Davide Barillari e Ivan Catalano.

Ne parliamo con uno dei fondatori, Ivan Catalano, ex deputato dei 5 stelle e vicepresidente, nel 2015, della Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell’uranio impoverito.

1 – Buongiorno Ivan, cos’è R2020? R2020 oggi è un evento, un momento di incontro in cui si ritroveranno coloro i quali hanno aderito all’appello di unire le forze con un intento di resistenza, per contrastare questa avanzata pandemica dei diritti fondamentali, che la nostra Costituzione tutela anche in casi di emergenza. Qualcuno al governo e in Parlamento se ne è dimenticato.

2 – C’è la possibilità che potrà diventare un partito politico? Nella vita non si esclude nulla, ma non è la priorità. Ci sono già molte altre formazioni politiche che fanno un ottimo lavoro e che vorranno usare R2020 per creare momenti di incontro e dibattiti per portare avanti istanze comuni.

R2020, Ivan Catalano: “Il momento è questo”

3 – L’Italia è piena di realtà virtuose ma scollegate. Grazie a questa emergenza in tanti hanno capito che è necessario unirsi. Finora, evidentemente, mai nessuno è riuscito nell’impresa di collegare migliaia di gruppi e gruppetti. Come pensate di farcela e come possiamo aiutarvi?

Il momento è questo. La responsabilità è condivisa. Farcela è una necessità di tutti. Se qualcuno non vuole non va forzato. Ci sono altri progetti politici con questioni elettorali che puntano all’unire, e R2020 non si sovrappone. R2020 non vuole sovrapporsi. Vuole proporre un metodo di lavoro. Noi puntiamo sul metodo per risolvere le divergenze.

4 – Tu e gli altri fondatori, Cunial e Barillari, siete ex del Movimento 5 stelle. Quando e come hai capito che nel M5s c’era qualcosa che non andava?

C’erano molte cose che non andavano. Ho capito che non andava come pensavo quando hanno chiesto di formare il gruppo parlamentare con il nome Movimento 5 Stelle, quando nel comunicato politico di Beppe Grillo, pre-elettorale c’era scritto che mai sarebbe accaduto, per tutelare la libertà dei singoli.

L’incontro a Roma il 30 giugno e il 1° luglio

5 – Un personaggio come Di Battista potrebbe aderire al vostro progetto? Al momento nessuno ha chiesto nulla.

6 – E il futuro partito di Paragone? Nessuno chiude le porte a nessuno, non ci sono porte né da aprire né da chiudere. L’intento è di fare resistenza ora. Altre intenzioni riguardano il futuro.

7 – Il 30 giugno e il 1 ° luglio è già tutto esaurito. Sembra che la partenza sia ottima. Da dentro che prime impressioni vi siete fatti?

È così, l’impressione è che saranno due bellissime giornate. Spero che i partecipanti comprendano il metodo di lavoro che proponiamo e, condividendolo, partecipino.

8 – Cos’è successo alla manifestazione di Firenze? Ci sono state addirittura delle denunce. A Firenze è successo qualcosa di stupendo. In parte aspettato e in parte inaspettato. Le forze sono state presenti e gli organizzatori anche. I permessi delle autorità sono tutti e tutto era in ordine.