Un ragazzo di Napoli ha fatto un video per scuotere coloro che si sentono tranquilli in questa situazione: «A voi non toccherà mai?»
È una faccia nota perché si era già reso protagonista durante le proteste di Napoli per aver attaccato il governo e De Luca.
Ascoltate questo ragazzo di Napoli. Ha capito perfettamente la truffa. Ha capito che là fuori non c'è un virus letale. C'è un regime che ha deciso di distruggere l'Italia. Napoli ha capito. Se tutti quanti si risvegliano e smettono di avere paura del virus, l'Italia sarà liberata pic.twitter.com/BfiIcfvigv
— Cesare Sacchetti (@CesareSacchetti) October 24, 2020
Dopo gli ultimi avvenimenti ha pubblicato un nuovo video, poi ripreso dalla pagina Facebook “Buffonate di Stato”.
«È molta la rabbia popolare per quello che sta succedendo ma non nelle categorie che sono in grado di convogliare questa rabbia in qualcosa di costruttivo e positivo per la società».
Il ragazzo non nasconde la delusione della poca partecipazione alle manifestazioni organizzate in piazza a Napoli.
«Quando l’economia collasserà migliaia di disperati esploderanno e non ci sarà modo di contenerli. Questo succede perché l’intellighenzia della nostra società ha deciso di infischiarsene di tutto e di tutti»
Ha citato la tragedia della ragazza ventenne che doveva partorire ma, per attendere l’esito del tampone, ha perso il bambino. Poi il bambino di 10 anni che aveva ingoiato una moneta da 2 euro ma è stato mandato via dal pronto soccorso dell’ospedale Maresca.
«Come potete tollerare cose del genere?», ha domandato il ragazzo di Napoli. «Voi pensate che non vi sposerete mai, che non avrete mai figli? Pensate che a vostro figlio non succederà mai?»
L’amaro messaggio del ragazzo di Napoli
La conclusione a cui è arrivato è triste. «Quando in una società una larga fetta della popolazione è disposta a tollerare la tortura psicologica che stanno subendo i propri figli, vuol dire che è deumanizzata. Per questo non sente la necessità di manifestare. Ma vi sbagliate. Perché in dittatura è il dittatore che decide chi vive e chi muore».
Ha cercato di spiegare che ognuno tende a pensare che le disgrazie altrui non debbano interessarlo perché non lo riguardano.
«Sapete quando lo capirete? Quando avrete fame. Dove non può il raziocinio, lo studio, le idee, dove non può il cuore e l’amore verso il prossimo potrà la fame».
Il ragazzo di Napoli ha concluso con una considerazione amara ma veritiera. «Ci vedremo in piazza quando avrete fame. La fame fa uscire il lupo dal bosco. Allora vedremo se la cosa vi tocca o no. E io vi aspetto in piazza».