In questo periodo fare la spesa è già complicato di suo ma a quanto pare non basta e si mettono in mezzo anche i supermercati con le loro regole personalizzate.
Viviamo un periodo che nessuno di noi poteva immaginare prima dello scorso febbraio. Chiusi nelle nostre case, con gli occhi puntati a un futuro che vediamo sempre più incerto.
Abbiamo accettato, chi più chi meno, di rinunciare alla nostra libertà con il permesso solo di lavorare (dove possibile), uscire per emergenze sanitarie o fare la spesa.
Ma anche questo ultimo punto sta diventando una vera impresa, un po’ per colpa di noi cittadini, certo, ma non possiamo togliere una fetta di responsabilità ai supermercati.
Supermercati: ognuno si fa le regole da solo
Tutti cercano di seguire le direttive del governo ma abbiamo raccolto qualche testimonianza che fa capire che non c’è una regolamentazione univoca per tutti i supermercati e in alcuni casi si esagera.
Ogni negozio ha regole personalizzate e anche la vendita di certi articoli sembra bloccata più a discrezione del punto vendita che dal decreto.
Prima testimonianza. Si può entrare a piccoli gruppi in questa catena di supermercati. Non sono obbligatori guanti e mascherine ma all’ingresso un addetto rileva la temperatura corporea con un termoscanner. Se supera i 37.5°C il cliente viene allontanato dal supermercato (non sempre garbatamente).
All’interno nessuna particolare regola, solo la distanza di un metro, che talvolta non è rispettata. In vendita per lo più beni di prima necessità: no a cartoleria e giardinaggio.
Seconda testimonianza. Anche in questi supermercati si entra a piccoli gruppi, nessun obbligo di mascherina o guanti, nessuna rilevazione di temperatura, nessuna restrizione aggiuntiva a quelle varate dal decreto e vendita di ogni genere di articolo.
Terza testimonianza. L’ingresso è sempre scaglionato a piccoli gruppi. In questo caso prima di entrare sono consegnati dei guanti usa e getta (quelli del reparto frutta) che sono obbligatori all’interno del negozio. Nei corridoi solo un cliente alla volta e l’acquisto di frutta e verdura si effettua al termine della spesa.
Ma non solo. Una guardia all’ingresso avvisa che in caso di violazione delle regole il cliente sarà allontanato immediatamente dal supermercato. La conseguenza sarà la chiusura del punto vendita per l’intera giornata e addirittura – ma speriamo che il nostro testimone abbia frainteso – l’addebito dei danni al cliente stesso.
Considerazioni
Non bastavano un decreto e un’autocertificazione diverse “a settimana” e nemmeno i media che incalzano notizie per creare panico.
Adesso una persona che deve fare la spesa deve avere paura di pagare dei “danni” se incautamente si ritrova con un’altra persona nella stessa corsia (che supera di gran lunga il metro di sicurezza).
Il nervosismo è alto e le reazioni talvolta non sono delle migliori. I dipendenti dei supermercati, seppur con paura, ogni giorno si recano a lavoro per offrire un servizio ed è fondamentale tutelarli. Ma è altrettanto importante non approfittare del panico che sta allontanando ogni essere umano. Foto: Facebook