Il ministro della Salute ha confermato il prolungamento delle restrizioni fino al 13 aprile per contenere l’emergenza coronavirus. Renzi ha risposto a Speranza
Il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto oggi in Senato per comunicare le ultime iniziative per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Ha annunciato quindi che le restrizioni saranno prolungate fino al 13 aprile: «La strada da percorrere è ancora lunga. Non solo non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo essere consapevoli che per un periodo non breve dovremo gestire una fase di transizione».
Tutti sperano di poter tornare presto alla loro vita normale ma non ci si riuscirà per molto tempo, anche quando le restrizioni saranno sospese: «Sarà indispensabile graduare la riduzione delle attuali limitazioni adottando adeguate e proporzionali misure di prevenzione».
Restrizioni fino a pasquetta: l’intervento di Renzi a Speranza
Nel dibattito sulle restrizioni uno dei primi a parlare è Matteo Renzi: «Ciò che è accaduto in queste ultime settimane entrerà nei libri di storia. Siamo in presenza di una ecatombe che in Italia assume contorni difficili da capire nella sua quantità».
«Penso che questo parlamento dovrà avere occasione di riflettere su ciò che non ha funzionato, dalle mascherine ai tamponi. Perché se non si fa una commissione parlamentare di inchiesta quando ci sono 12.000 morti allora è meglio non farle più», ha detto mettendo in discussioni le scelte passate.
È poi tornato sul tema riapertura dove ha ribadito che «deve essere graduale e prudente ma strategica». Ha aggiunto «non facciamo lo stesso errore che abbiamo fatto qualche anno fa, quando abbiamo dato ai tecnici il compito di decidere sulla politica».
«Chi vi chiede di pensare a riaprire non sta sottovalutando l’emergenza sanitaria. Paradossalmente sta pensando che la Covid-19 sarà un’emergenza per molti anni», ha aggiunto Renzi.
«Certo non possiamo vivere restando chiusi in casa e allora dobbiamo trovare delle soluzioni tecniche che permettono di far tesoro delle buone pratiche personali che sono state ampiamente seguite dagli italiani durante le restrizioni ma contemporaneamente non affidarsi a un futuro in cui ci sia soltanto assistenzialismo», ha concluso.
Ha portato agli occhi del ministro Speranza il problema che affligge 600.000 italiani affetti dal disturbo dello spettro autistico: «Non possono restare chiusi in casa, hanno bisogno di spazi di libertà». La richiesta è di un’ordinanza speciale.
In conclusione ha sollevato il problema dei problemi: «Cerchiamo di capire cosa è successo a Bergamo. Non può esistere signor ministro che a Bergamo oggi abbiamo 2000 casi di morti e in tutta la Germania 700. Dovremmo chiarire cosa è accaduto». Foto: YouTube – Wikipedia