Il Comune di Rimini mostra il pugno duro contro le famiglie che non accettano le imposizioni della legge 119, ovvero vaccinare contro 10 patologie.
L’ordinanza, firmata a fine aprile dal sindaco Andrea Gnassi, aveva già suscitato molto clamore, soprattutto nei gruppi che lottano per la libertà di scelta.
Previste sanzioni “da 25 euro a 500 euro, in via breve 50 euro” per ogni giorno di frequenza all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia dei bambini non vaccinati.
I legali delle associazioni hanno immediatamente impugnato l’ordinanza per portarla al Tar, che avrebbe dovuto pronunciarsi in merito il prossimo 22 maggio.
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Il Consiglio Comunale di Rimini non attende il parere del Tar e l’ordinanza diventa regolamento
Giovedì 16 maggio il Consiglio Comunale di Rimini si è riunito per discutere alcune questioni urgenti, fra cui quella dell’ordinanza sulle sanzioni.
Vi è stato un acceso dibattito, che ha fatto emergere alcune criticità in merito alla decisione di multare le famiglie free vax, molte delle quali presenti in sala.
Il consigliere Camporesi ha ribadito l’importanza della vaccinazione per tutelare i soggetti immunodepressi, anche se non è favorevole alla legge 119.
Il consigliere Spina evidenzia che tale provvedimento non risolverà il problema: sarebbe stato meglio attendere il responso del Tar, vista l’assenza di un urgenza sanitaria.
Contrario il consigliere Zoccarato: secondo lui questo provvedimento farà aumentare i dubbi delle famiglie verso le vaccinazioni obbligatorie.
Sempre Zoccarato si chiede se questa ordinanza non sia un modo per “fare cassa”, visto che l’emergenza economica per il comune invece esiste.
Al termine del dibattito, la votazione ha emesso il verdetto finale: con 22 voti favorevoli l’ordinanza entra a far parte del Regolamento per il settore educativo.
Contrari solamente i rappresentanti della Lega. I genitori presenti in sala hanno fortemente protestato contro questa decisione e sono stati fatti uscire.
I genitori per la libera scelta: “Pagina vergognosa per i diritti civili e per la democrazia”
La reazione dei gruppi romagnoli per la libera scelta non si è fatta attendere: è uscito infatti un comunicato in cui espongono il loro punto di vista.
“Una pagina vergognosa per i diritti civili e per la democrazia della città di Rimini, un trauma per i bambini costretti a interrompere un percorso formativo fondamentale”.
I genitori non ci stanno e protestano vivamente, precisando che i bambini risultano “discriminati ed emarginati senza alcuna motivazione scientifica o sanitaria”.
E ancora: “Azione puramente politica mirata a creare disagio e a compromettere l’esito dell’udienza fissata nei prossimi giorni al Tar per il ricorso all’ordinanza”.
Il comunicato si conclude con una presa di posizione netta contro l’attuale amministrazione riminese, che lascia presagire nuove azioni di protesta.
Lo scopo è “contrastare la disinformazione e la compressione di diritti fondamentali di bambini e adulti che sta causando una pericolosa deriva antisociale”.
Per il sindaco Andrea Gnassi e l’amministrazione quindi si prospetta un’estate molto calda sul tema obbligo vaccinale. Seguiremo gli aggiornamenti. Qui il Comunicato Gruppi Libera scelta Romagna