Il 23 ottobre è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo dell’articolo 172 sull’obbligatorietà dei seggiolini antiabbandono.
La notizia dell’entrata in vigore del decreto già dal 7 novembre, senza la possibilità della proroga di 120 giorni, ha mandato in tilt i genitori e non solo.
Sia le aziende produttrici, sia i negozianti si sono allarmati. I seggiolini antiabbabdono con il dispositivo integrato sono pochi e praticamente introvabili. Mentre i dispositivi aggiuntivi universali potrebbero non essere conformi al decreto.
Inoltre i negozianti non hanno una disponibilità di scorte adeguate nei magazzini perché si sono ritrovati impreparati di fronte a una richiesta così alta.
Al momento non esiste un catalogo ufficiale e non tutti quelli che si trovano in commercio rispecchiano le caratteristiche fissate dal decreto.
Infatti i dispositivi dovrebbero «attivarsi automaticamente ed essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo».
Inoltre «potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o chiamate».
I dispositivi universali, anche se possono essere usati su tutti i tipi di sedute, potrebbero avere il limite di alterare l’omologazione e la sicurezza dei seggiolini stessi, come ha denunciato Altroconsumo.
Seggiolini antiabbandono: agevolazione fiscale e multe
Molti genitori, nonni e accompagnatori si sono trovati davanti a una spesa non preventivata. E non si tratta di piccoli importi.
Basti pensare ad alcune famiglie che sono costrette ad avere i seggiolini su più auto e che quindi vedono raddoppiare il costo del dispositivo per ogni figlio.
Inoltre l’obbligo dei seggiolini antiabbandono è scattato il 7 novembre ma il bonus promesso nel decreto non è ancora norma attuativa.
Nel Decreto Fiscale 2020 hanno stanziato circa 15 milioni di euro per il biennio 2019-2020 a cui ogni famiglia potrà attingere per un contributo di 30 euro a dispositivo ma fino a esaurimento.
Inoltre non sono state indicate neanche le modalità con cui si potrà accedere. Il rischio è che molte famiglie rimangano escluse.
Questo è un dato allarmante per molti acquirenti che hanno visto lievitare i prezzi di seggiolini e dispositivi universali anche del 30%.
E le sanzioni per chi ancora non ha i seggiolini antiabbandono? Anche le forze dell’ordine si sono trovate in difficoltà perché pensavano di avere una margine di tempo più ampio.
In un video pubblicato ieri su Facebook, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Pala De Micheli rassicura le famiglie: «Il ministero che rappresento è qui per tutti i chiarimenti e c’è la disponibilità del governo e dell’intera maggioranza a intervenire per posticipare l’applicazione delle sanzioni attraverso un emendamento».