Ieri l’onorevole Vittorio Sgarbi è intervenuto alla Camera sulla promozione di un’indagine internazionale riguardo alle origini dell’epidemia di Covid-19.
Ha parlato dell’importanza di una commissione italiana ed europea che chiarisca le incertezze per evitare di creare agitazione e panico nelle coscienze dei cittadini.
«Appare assai singolare, mentre si parla di indirizzi unitari nell’ambito dell’Unione europea, esserne noi fuori, in maniera molto precisa, come unico Paese europeo in Stato di emergenza», ha affermato Sgarbi alla Camera.
E questo nonostante in molti Paesi europei la situazione sia più grave rispetto alla nostra. «In queste ore i contagiati [in Italia] si contano in poche decine e i morti sono limitati a numeri che stanno sulle dita di una mano».
Vittorio Sgarbi si domanda come sia possibile preparare un’indagine internazionale sulle origini dell’epidemia e indirizzi unitari nell’ambito dell’Unione Europea, quando il nostro Paese prende decisioni differenti. Ha incalzato: «La Commissione parlamentare o europea valuti perché l’Italia è fuori dell’Europa».
Intervento di Sgarbi alla Camera: «Il CTS dà ordini al Governo»
«C’è un Comitato Tecnico Scientifico, in cui non c’è quasi nessun esperto della materia, che dà ordini al Governo che obbedisce» .
Ha ribadito che il parere del CTS è in contrapposizione con quello di numerosi medici e scienziati che hanno lavorato in prima linea. Tra questi ha citato: Zangrillo, Clementi, Bassetti, Silvestri, Tarro e Gismondo.
Solo alcuni medici sembrano poter avere in mano la verità. Tra questi ha citato Burioni: «È entrato in un primo momento come un’autorità assoluta e poi è uscito. Forse nella sua attività privata c’erano interessi per ottenere la necessità del vaccino, su cui c’è un dibattito aperto, che non vuol dire dar voce ai no-Vax».
Sgarbi ha sottolineato alla Camera che «puntare tutto alla ricerca del vaccino ha a che fare con un mondo industriale di speculazione rispetto alla certezza della salute che deve essere garantita ai cittadini».
Poi ha parlato del CTS che continua a «tenere alzata la guardia in attesa di una seconda ondata, di cui non sappiamo nulla ma che sembra l’obiettivo a cui evidentemente punta il Governo».
Ha continuato: «La Commissione deve spiegare la differenza fra la posizione del CTS e quella di Clementi, Zangrillo e Bassetti. Sono medici scemi che devono essere cacciati dall’Ordine dei Medici? Pensate solo alla contraddizione che va sanata tra tale Galli e la dottoressa Gismondo: sono dello stesso ospedale ed esprimono posizioni dissonanti».
L’aspetto costituzionale
L’onorevole Sgarbi si è chiesto se dobbiamo davvero obbedire a una scienza che ha bloccato tutti i diritti costituzionali.
Ha citato la dottoressa Cartabia, Presidente della Corte Costituzionale, che ha affermato ad aprile: «Nella carta costituzionale non si rinvengono clausole di sospensione dei diritti fondamentali da attivarsi nei tempi eccezionali, né previsioni che in tempo di crisi consentano alterazioni nell’assetto dei poteri».
In riferimento a questa dichiarazione ha ricordato anche il giudice di Frosinone che ha annullato una multa emessa durante il lockdown per violazione delle libertà personali del cittadino.
«Tutto questo mi pare che, stabilendo un nesso fra sanità e libertà, sia materia molto importante di un’indagine internazionale e soprattutto europea, che indichi prospettive e scelte unitarie nello stabilire come contrastare questa epidemia, senza violenza alle persone», ha concluso Sgarbi alla Camera.