Il viceministro Sileri vuole far vaccinare la moglie incinta ma il vaccino anti covid della Pfizer non è indicato per le donne in gravidanza.
“Fantastico. Il vaccino sarà disponibile in tutto il Regno Unito dalla prossima settimana”. Con questo tweet Boris Johnson ha annunciato che la Gran Bretagna è uno dei primi Paesi al mondo ad aver dato l’ok al vaccino anti covid.
La notizia ha fatto il giro del mondo ed è stata commentata anche dal nostro viceministro della salute Pierpaolo Sileri.
“Ho letto delle critiche ma l’importante è iniziare” ha detto ai microfoni di Radio Radio. “L’Inghilterra inizia prima, bene, poi arriveremo noi con tutta l’Europa. L’importante è che si inizi con questi vaccini perché il mondo è stanco di combattere il coronavirus. Prima si inizia, in sicurezza, meglio è”.
La gaffe del viceministro Sileri
A proposito della velocità con cui si è mossa la Gran Bretagna e della sicurezza del vaccino – in questo caso parliamo di quello prodotto dalla Pfizer – Sileri ha risposto con un esempio.
“Io ho mia moglie incinta. Se dovesse rientrare tra le categorie che hanno diritto al vaccino, di un vaccino nuovo che nessuno conosce, non avrei dubbi. Non mi verrebbe in mente di aspettare gli altri e vedere come va”.
L’esempio riportato dal viceministro si scontra però con quanto dichiarato in Gran Bretagna dal Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione (JCVI). Il Comitato sconsiglia infatti il vaccino alle donne in gravidanza, perché ancora non si conoscono i rischi.
Ecco cosa scriveva ieri il professor Roberto Burioni in proposito: “Dalla autorizzazione in Gran Bretagna, prime notizie sul vaccino Pfizer: non autorizzato sotto i 16 anni di età; non indicato per donne gravide e durante l’allattamento”.
Dunque, secondo le notizie che giungono dalla Gran Bretagna, il vaccino anti covid della Pfizer non sarebbe indicato per le donne gravide. Quindi nemmeno per la moglie del viceministro, che invece non vede l’ora di farla sottoporre a vaccinazione. Foto: YouTube