Disney, finalmente, risponde alle polemiche nate negli ultimi mesi, in merito alla scelta di arruolare un’attrice nera nel ruolo di Ariel nella Sirenetta.
Disney è una multinazionale fondata nel 1923 dai fratelli Walt e Roy Disney. La loro storia è infinita e ognuno di noi ha visto almeno una volta nella vita un loro personaggio.
Nasce prima come casa di animazione, per diventare poi una vera e propria corporation. Neanche la morte dei suoi fondatori, negli anni 70, ha potuto arrestare il grandissimo successo.
Negli ultimi anni la Disney ha messo a segno dei veri e propri colpacci, acquisendo sia la Marvel (Avengers, X-men vi dicono niente?), sia Lucas Film Ltd (Star wars per dirne uno).
Ad agosto uscirà l’ultima opera colossale, “Il re leone”. A dare la voce a Simba sarà l’acclamato Marco Mengoni che, negli ultimi giorni, sta regalando anticipazioni.
Dopo il successo de “Il libro della giungla”, la casa cinematografica statunitense ha deciso di investire in questo nuovo genere.
Alcuni lo chiamano live action, cioè ripresa dal vivo, per differenziarlo dagli originali che erano interamente disegnati. In realtà, anche in questo caso, oltre ad attori in carne e ossa, ci si avvarrà di tantissimi aiuti digitali in post produzione.
Disney commenta: “Un granchio giamaicano parlante sì e una Sirenetta nera no?”
Il prossimo live action di casa Disney sarà la “Sirenetta”, basato sull’omonima storia scritta da Hans Christian Andersen.
Il cast completo è uscito recentemente e da lì si sono scatenate le polemiche. Non tanto per una possibile Ursula latina ma per una possibile Ariel nera.
Ad interpretarla sarà infatti l’attrice Halle Bailey, del gruppo musicale Chloe x Halle, di origini afroamericane, scoperta anni fa dalla cantante Beyoncé.
In molti hanno criticato questa scelta. Alcuni commenti erano sterilmente razzisti, alcuni invece, pur riconoscendo la bravura di Halle, criticavano l’eccessiva distanza estetica dall’originale.
La risposta della Disney è finalmente arrivata, in un lungo comunicato pubblicato sui profili social del suo canale Freeform.
Il colosso americano ha detto in sostanza che Ariel ha sì origini danesi, ma che esistono molte danesi con la pelle scura.
È una sirena che nuota in acque internazionali, che ha amici da tutte le parti del mondo e che, soprattutto, è frutto della finzione.
Come tale dunque va trattata. Senza stare a soffermarsi sull’originalità o meno di un carattere o di una peculiarità fisica.
In molti pensano che questa sia in realtà una scelta studiata a tavolino proprio per far parlare del film, in attesa della sua uscita.
Altri ancora scomodano le pressioni che potrebbe aver fatto la potente cantante Beyoncé. Il pubblico si divide nettamente a metà tra detrattori e sostenitori.