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Sirio Gandolfi: parla il leader di “Camionisti no green pass” la vigilia del 15

Abbiamo intervistato Sirio Gandolfi, uno dei fondatori del movimento “camionisti no Green Pass”.

Partiamo dal tema tanto discusso in questi giorni, l’aggressione alla sede della CGIL. Tu c’eri? Hai visto qualcosa? Che idea ti sei fatto?

“Fuori la CGIL non c’ero. Per noi era tutto organizzato con l’intento di destabilizzare, e purtroppo ci sono riusciti. Le infiltrazioni ci sono sempre state, anche di poliziotti”. 

Cosa prevedeva il programma?

“Il programma prevedeva tutt’altro, andare fino a Palazzo Chigi e restare lì a oltranza, in maniera assolutamente pacifica e fino a quando il Governo non ci ascoltava”. 

Le cariche della polizia viste da Sirio Gandolfi

Sono girati tanti video che riprendono la polizia mentre carica alcuni manifestanti. In uno di questi si vede anche un poliziotto in borghese prendere a pugni un ragazzo inerme a terra. Secondo te le Forze dell’Ordine hanno fatto il loro dovere?

“Durante la manifestazione io ero sempre in diretta dalla nostra pagina Facebook, prontamente rimossa la sera stessa. Ho mostrato le cariche della Polizia contro persone che alzavano le braccia chiedendo perché venivano trattati in quel modo”. 

Mi stai dicendo che le cariche partivano senza alcun motivo?

“Si, e ancora gira qualche filmato in rete che conferma le mie parole. È stata una battaglia a senso unico contro un popolo disarmato e inerme, che chiedeva solo il ripristino della Costituzione, giustizia e pari diritti”.

I giornali hanno parlato di 10mila persone alla manifestazione di Roma, quanti eravate per davvero?

“A quanto pare le Istituzioni hanno un numero fisso, 10mila appunto. Il numero reale non posso saperlo ma so che la capienza di Piazza del Popolo è di oltre 60mila persone. Inoltre c’era gente anche fuori dalla Piazza, perché non c’era più spazio. Molti non sono nemmeno riusciti a raggiungerci. A proposito di numeri ci tengo a far notare che quand’anche fossimo stati in 10mila, considerando il numero delle Forze dell’Ordine avremmo potuto sbaragliarli in pochi secondi. Figurarsi in 60mila. Non lo abbiamo fatto perché la nostra era una protesta pacifica”. 

Cancellata la pagina Fb “camionisti no Green Pass”

Mentre eravate in piazza a manifestare vi hanno chiuso la pagina Facebook “camionisti no green pass”, quante persone la seguivano?

“Hanno cancellato la pagina quando abbiamo superato i 60mila seguaci. Ovviamente sono anche sparite tutte le dirette che avevamo fatto”. 

Nell’intervista che hai rilasciato a Mattino 5, prima della manifestazione, hai detto che a protestare contro il Green Pass ci sono anche tanti colleghi vaccinati, confermi?

“Assolutamente si. Qua non stiamo parlando di vaccinati o non vaccinati ma del popolo italiano. Soprattutto stiamo parlando delle violazioni di libertà fondamentali. Chiediamo che venga ripristinato lo stato di diritto per tutti. Ecco perché vaccinati o non vaccinati siamo ognuno a fianco all’altro”.

Sirio Gandolfi: “Bloccheremo l’Italia con un fiore tra le mani”

Cosa pensi della presa di posizione dei portuari di Trieste?

“Hanno fatto la cosa più logica: o tutto o nessuno! Il Green Pass dev’essere abolito”. 

Perché siete contro il Green Pass?

“E uno strumento incostituzionale, incivile e anti democratico. Un’assurdità soltanto politica perché non ha alcuna rilevanza scientifica”. 

Quanti camionisti siete?

“I camionisti che sono con noi rappresentano 1/3 di tutti quelli che circolano in Italia. Siamo veramente in tantissimi”.

Mi accennavi a un nuovo appuntamento per il 15 di ottobre, vuoi spiegarci di cosa si tratta?

“L’appuntamento del 15 è quello che ha tutta l’Italia. Torneremo a Roma per bloccare tutto e lo faremo portando un fiore tra le mani, così vediamo se lo Stato ha ancora il coraggio di accanirsi contro il suo popolo. Faremo vedere allo Stato italiano chi sono gli italiani. Da venerdì camionisti e lavoratori non si presenteranno a lavoro, gli unici camion che verranno messi in moto saranno utilizzati per bloccare i punti nevralgici e snodi stradali e autostradali principali del nostro Paese. Bloccheremo l’Italia”.